Pioggia e fondo tenero nel pomeriggio umido del Somerset, giornata nella quale c’erano da vedere due interessanti test di secondo grado. Harry Skelton rinunciava alla prova di Wincanton dichiarando non partente l’atteso Long House Hall, frenato probabilmente dal fondo in fase di ammorbidimento. La corsa ha vissuto dal primo all’ultimo metro sul match dichiarato fra Arpege D’Alene e Junction Fourteen, 6 contro 4 per il grigio allenato da Paul Nicholls, rispetto all’avversario appoggiato con insistenza a 3.75 decimale. E’ stato proprio quest’ultimo ad imporsi in bello stile, completando un calibrato percorso d’avanguardia sotto le gestione ineccepibile di Daryl Jacob. L’allievo di Emma Lavelle aveva evidentemente convinto nella vittoriosa ricomparsa stagionale ad Uttoxeter, situazione che di fatto che gli ha consentito di replicare immediatamente, battendo un avversario stimato come l’ex francese montato da Sam Twiston Davies. Quest’ultimo non ha lesinato incertezze, coprendosi nella scia dell’avversario fino alla fase terminale della corsa. Un lungo e generoso inseguimento da parte del figlio di Dom Alco, alla fine non è bastato a colmare il gap dall’ottimo Junction Fourteen, protagonista di una prova davvero di grande sostanza. Soddisfatta Emma Lavelle nel post gara: “Il cavallo sa gestire questo tipo di terreno e credo possa fare ancora meglio. Ha saltato e galoppato come aveva fatto ad Uttoxeter, sapevamo che il cavallo sarebbe migliorato. Ha vinto sia a mano destra che sinistra ed adesso si apriranno un sacco di opzioni per il futuro.” Missione compiuta anche per Irving nell’Elite Hurdle handicap di gruppo due. Vittoria più semplice del previsto per l’allievo di Paul Nicholls, che lasciava a distacco Melodic Rendevous e l’appoggiato Zarib. (Nella foto Junction Fourteen)