Sol Invictus conquista l’edizione numero sette dello Steeple Chase di Treviso, respingendo il temuto Catch Life al termine di un finale denso di adrenalina. Nella vittoria conquistata dal rappresentante di Magog, c’è l’essenza dello stratega Paolo Favero, attento nel costruire a tavolino una dinamica di gara che tatticamente avrebbe potuto prendere una piega ben diversa. I suoi uomini leggono perfettamente la chiave tattica della competizione tenendo fede ai propri ruoli, garantendo alla corsa un ritmo adeguato, pronti a non concedere spazio ad eventuali mutamenti. Company Of Ring fa da chioccia a Sol Invictus, che segue ben coperto il compagno di allenamento, Lord Of The Nile recita il ruolo dell’elastico tenendo sotto controllo il portacolori ceco. Sulla curva finale l’epilogo della corsa, momento in cui la classe di Sol Invictus unita alla scelta di tempo di Josef Bartos, annebbiano le idee del pur bravo Pavel Kasny, che perde l’attimo propizio per completare l’aggancio al suo diretto avversario. Soddisfatto Paolo Favero nel post gara: “Non c’era piaciuto cosa era successo in apertura di programma, con una gara senza strappi e poco qualitativa sotto il profilo del ritmo, che alla fine è costata la vittoria al nostro cavallo. Nello steeple abbiamo deciso di cambiare registro, maggiore andatura e attenzione ai minimi particolari, situazione che alla fine ha premiato Sol Invictus. Il cavallo ha espresso tutto il suo bel potenziale, lo steeple di Treviso eccetto tre salti è di fatto una corsa in siepi, ha superato bene la parte più impegnativa meritando la vittoria. Adesso guarderemo a Merano – ha concluso Favero – probabile il bypass su Milano visto e considerato il programma primaverile.” Il ceco Meny Bay ha fatto sua la XIII Corsa Siepi di Treviso. Finale palpitante fra Relco Sud Ovest e l’allievo di Jaroslav Brecka, capace nonostante la poca andatura di mettere in azione il suo finish di notevole spessore, sulla linea di quanto visto nell’anello di Bratislava. Tahini usciva di scena poco prima della finale, Relco allungava in corda inseguito dal portacolori della Victory Farm, che proprio sulla linea del traguardo metteva una testa avanti all’alfiere della D’Altemps. Senza storia l’affascinante Amedeo Duca D’Aosta, tappa di grande tradizione per il misto fra il cross e lo steeple. Unico ed assoluto protagonista della corsa lo splendido Triangle D’Or, soggetto pienamente recuperato che dopo la vittoria odierna guarda in maniera legittima al prossimo circuito meranese di specialità. La vittoria odierna ha confermato il totale recupero dello splendido erede da Discover D’Auteuil, alla sua seconda affermazione nella classica trevigiana, grande merito per quanto raccolto fino ad oggi, spetta all’abnegazione, la serietà e l’amore e sopratutto l’attenzione ai minimi particolari, che Giada Menato (in sella ogni mattina) e Davide Satalia hanno profuso sul castrone di nove anni, atteso adesso al meritato riposo prima d’intraprendere la campagna di Maia. Al secondo posto terminava Ara Gold, incapace di agganciare il suo diretto avversario, nonostante l’iniziale pressione offerta dal compagno Crack Chichi. (Nella foto Sol Invictus al tondino di Treviso)