Tony McCoy (nella foto) si gode la sua meritata pensione dopo una ventennale carriera costellata da grandi successi. Scrivendo nella sua consueta rubrica al quotidiano The Times, l’ex jockey di Moneyglass è tornato a parlare di corse dei cavalli, concentrandosi particolarmente su quello che potrebbe accadere in futuro. “Ad essere sincero in questo mese non ho più guardato una corsa, la mia vita è cambiata notevolmente e mi sto occupando di cose che prima non avrei potuto fare, vedie mangiare e stare fuori fino a tarda serata. E’ il riassunto delle mia prime quattro settimane da ex fantino, mia moglie Chanelle possiede un libro intitolato 101 cose da fare con un uomo in pensione ma a dire il vero non avuto nemmeno il tempo di leggerlo.” McCoy poi parla concretamente dei suoi progetti e della reale possibilità di tornare a collaborare con chi gli ha dato la possibilità di diventare una leggenda di questo sport: “Ho seriamente intenzione di tornare a dare il mio contributo a John McManus, un uomo ma soprattutto un amico a cui devo molto. Con l’appoggio di Frank Berry cercheremo di creare una squadra che possa continuare ad avere grandi successi. Ho avuto il privilegio di montare per JP e Frank Berry nel ruolo di racing manager per me ha significato molto. Iniziare a lavorare con loro è il desiderio che ho sempre avuto una volta conclusa la mia attività di fantino. Ho continuato a montare una decina di cavalli per JP anche dopo il ritiro, è questo è probabilmente qualcosa che potrei continuare a fare.” A proposito del fantino che potrebbe sostituirlo McCoy ha detto: “Ci sono state speculazioni e molti hanno formulato dei nomi, ma al momento nulla è stato deciso perché non c’è nessuna reale necessità di trovare un nome nuovo. JP ha una squadra eccellente di ragazzi che cavalcano per lui sia in Irlanda che in Inghilterra e che ci crediate o no non abbiamo parlato di questo argomento. JP non ha proferito parola, un argomento che lo stesso proprietario non ha mai esternato anche dopo l’annuncio del mio ritiro.”