E’ la giornata di gala del meeting in ostacoli pisano, quella di domenica che a San Rossore manda in scena la Gran Corsa Siepi Nazionale di gruppo 1 e il Criterium d’Inverno, la prima laurea significativa per i giovani siepisti di 4 anni. Il metraggio dei 4000 metri nel vertice di gruppo 1 potrebbe essere la variabile decisiva. Se la forma – esplosiva – depone a favore di Mentore, in splendida evoluzione nella Corsa Siepi di Pisa e ben affiatato con la monta tattica ed entusiasta di Alessio Pollioni, la distanza porta il pronostico dalla parte di Chiaromonte, il dormelliano del team Ilenia Nero-Christian Ghiotti che sul metraggio allungato può mettere a segno il suo cambio di marcia nel tratto conclusivo, come già ben evidenziato a Maia nella Gran Siepi d’Italia della scorsa estate. Sol Invictus è il detentore del titolo e probabilmente verrà avanti da un enigmatico e sottostandard rientro sulla pista, resta la scelta di Josef Bartos. Davide Satalia presenterà l’inossidabile e stupendo Frolon, undici anni e tre volte piazzato nel Merano dallo scorso gram ptemi a Maia in training dalla famiglia Satalia. Il generoso baio in giubba paglierino rientra dal quarto posto nella classicissima in steeple, e in sella ci sarà proprio Davide Satalia. Josef Vana gioca due pedine: il già visto sulla pista Soros, quarto nella Gran Siepi a San Rossore e la novità sul tracciato Roches Cross, piaciuto senza riserve al Casalone nel clou in siepi e in grado di far bene anche in questo contesto. La novità è rappresentata dall’ex Gallorini Dulce Leo, reduce dalla fatica importante del Grand Prix D’Automne ad Auteuil, soggetto figlio di Priolo che in passato (anno 2014) ha vinto il Roedere di secondo grado parigino. Rimanda notevoli motivi d’interesse, in campo di 8 partenti, anche il Criterium d’Inverno, che nell’edizione 2015 regalò uno splendido arrivo – vinse High Master – con quattro cavalli in linea sul traguardo. Lo zar di tutte le piste da sempre prepara a puntino questa race con prospettiva sul futuro che ritiene un banco di prova fondamentale nella carriera di un futuro attore delle corse in ostacoli di livello. Così qui a Pisa cala sul green due assi di cuori: Keen Move, il rampollo da Aussie Rules che ha vinto da lontano il probante Berlingieri a San Siro per poi non pervenire in steeple alla prima sortita stagionale tra i pini di San Rossore. Bartos, tuttavia, non ha avuto dubbi al momento di svelare la sua scelta, indirizzandola su questo performer impressionante quando ha aperto il compasso sulla dirittura milanese vincendo in canter. L’altra carta dello zar di Merano è Tuk Tuk, il Sinndar che non ruba l’occhio nelle modalità agonistiche – imperfetto sui salti e macchinoso nel mettersi in moto – ma vince sempre. Due su due sul tracciato e la possibilità di consacrarsi in un cimento basilare come la sfida dei giovani siepisti che un tempo era una delle prove piu’ affascinanti del programma romano. Sulla linea di Tuk Tuk ambiscono all’inserimento in zona podio Azamourday, insidiosa quando può agire sul passo e il diligente Rio Apache. Sale di livello Scocosita che ha corso e vinto con bella verve all’ultimo impegno, denotando buona attitudine e feeling con quel salta e gira in velocità tipico del palcoscenico in ostacoli di Pisa. Un’idea di quota l’inserimento di Northerly Wind, che sta venendo avanti di corsa in corsa, quasi mirando la corsa della vita. (Allegri)