La sua carriera è costellata da grandi successi, vanta oltre settecento vittorie in carriera, tre Gran Premi Merano in vetrina, una vera e propria icona del nostro panorama National Hunt. Raffaele Romano (nella foto) deve molto al suo grande spirito di abnegazione, quel sacrificio che ha imparato da giovane quando da novizio intraprese la brillante carriera di boxer. Dalla nobile ed educativa disciplina del ring, alle prime affermazioni in ostacoli da dilettante fino alla straordinaria sequela agli ordini di Paolo Favero, un percorso che il ‘Romano’ di origine bresciana ha saputo intraprendere positivamente, e sul quale c’è molto del suo bagaglio tecnico al quale va aggiunto il lato più importante della sua personalità, quello umano che Raffaele ha sempre manifestato in ogni occasione. Quando parla sembra di sentire il grande campione della Juventus e della nazionale Andrea Pirlo, paradossale ma i due hanno molto in comune, non solo l’origine bresciana e quella vaga somiglianza con la voce, ma soprattutto una flemma e quello spirito interiore che fanno di un atleta un grande professionista. Raffaele è dal 96 il capo classifica dei jockey sugli ostacoli, una sorta di McCoy italian style, tre volte sul tetto del Merano, impresa riuscita soltanto a gente del calibro come il guru Nello Coccia e il contemporaneo teutonico Dirk Furhmann. Protagonista nei maggiori gran premi italiani, Raffaele è stato vittima di una brutta caduta lo scorso 24 Agosto a Maia, un incidente che ha costretto allo stop forzato il nostro top jockey e che gli ha causato la rottura dell’Acetabolo, nota parte ossea detta anche Cotile, posta all’inserzione fra Ileo Pube ed Ischio, una frattura secondo prognosi recuperabile dopo circa sei mesi. Romano è riuscito a tornare in sella dopo appena 120 giorni, un recupero prodigioso coinciso con una scelta che Raffaele stava ormai maturando da tempo dentro se stesso, ovvero quella di pensare alla formazione che alla professione ormai consolidata di jockey. “A 39 anni deve pensare al tuo futuro facendo delle scelte – esordisce Raffaele – ho sempre avuto il desiderio di allenare e questo incidente ha probabilmente anticipato una decisione che era ormai soltanto una questione di tempo. Ho recuperato molto bene dall’infortunio e a fine Gennaio sono tornato in sella a Pisa ed ho poi vinto a Milano nel fine settimana del Grande Steeple. Continuerò a montare in corsa soltanto i cavalli da me allenati, la priorità sarà però quella di formare ed anche per questo motivo visto e considerato il regolamento vigente, la separazione consensuale da Paolo Favero è stata presa senza particolari sofferenze. Attualmente – continua Romano – sono di base a Merano con 18 cavalli, ci stiamo preparando bene alla nuova stagione e non vediamo l’ora di partire. Ho sette cavalli pronti per esordire fra i quali un soggetto interessante come Makarenko, Sciopero Selvaggio ed un altro tedesco di buona fattura. Con me c’è la mia fidanzata Ilaria Saggiomo e il giovane Abdi El Rherras ragazzo che sta lavorando bene e che spero di poter far crescere nel prossimo futuro. Come mi auguro riprenda anche il nostro settore – conclude Romano – c’è bisogno di nuovi proprietari e tanta passione. Capisco che preparare un cavallo per questa disciplina sia una cosa molto prolissa e faticosa, ma il nostro circuito è comunque ben remunerato e lo spettacolo che offrono gli ostacoli, sarò di parte, è qualcosa di squisitamente superiore, Merano e non solo ne sono la dimostrazione.”