Merano ha inaugurato la prima parte della stagione, ponendo fine alla grande attesa dopo un lungo letargo invernale nel quale la società del gruppo Martone ha lavorato alacremente per offrire i migliori servizi ai suoi numerosi appassionati. Strutture e piste in perfette condizioni, clima cordiale e tanta voglia di rivedere lo scenario maestoso di Maia nella sua piena attività. La speranza è quella di veder ripetere la splendida stagione dello scorso anno, certamente non mancano i presupposti. Alla prima in riva al Passirio l’atteso Sol Invictus non è riuscito a ribadire quanto di buono aveva raccolto nella vittoriosa galoppata a Pisa nella Gran Siepi. Fatale la condizionata nel Lord Madonna, dove l’allievo di Paolo Favero ha subito una netta sconfitta ad opera del sorprendente Chiaromonte (nella foto). Sofferente sulla parte del terminale del percorso e costretto ad espellere le ultime risorse rimaste per salvare la miglior moneta dal ritorno dei compagni di allenamento Arjen e Racconigi, il figlio di King Charlemagne pagava oltre misura lo stop di oltre tre mesi dalla sua ultima apparizione al Prato Degli Escoli. Una gara che ha esaltato i progressi e i mezzi fino ad oggi non totalmente espressi dell’ex dormelliano Chiaromonte, in sella al quale Ivan Cherchi (al suo esordio sul circuito) si rendeva protagonista di una condotta esemplare, lanciando in un giro fantastico l’allievo di Ilenia Nero. L’epilogo a metà dell’ultima curva quando il figlio di Domedriver attaccava deciso in campo largo, emergendo con cattiveria ai fianchi del generoso front runner Arjen, staccando con assoluta facilità dopo la conclusiva. Una prestazione assai convincente che apre le porte ad un’eventuale adesione alla Gran Siepi D’Italia; da rivedere Sol Invictus, il suo warm up oggi non è stato dei più esaltanti ma il prossimo eventuale impegno nel Premio Pirelli potrebbe rappresentare un solido test in vista della Gran Siepi. La giornata s’era aperta con la splendida esibizione del declassato Budapest nel cross country del premio Sella. L’esperto chaser di Vana all’esordio sugli ostacoli di campagna, ha risolto con estrema facilità una corsa tatticamente non idonea alle sue caratteristiche, precedendo Missed Approach e Monjoliano. In un Glorenza non troppo esaltante sotto l’aspetto qualitativo, Last Scream s’è imposto a sorpresa precedendo il valido Company Of Ring e il deludente Astro Benigno. Alessio Pollioni è stato bravissimo nel carpire le difficoltà altrui ed scegliere i tempi d’emersione sul gruppo in sella all’allievo di Gianluca Bastianelli. Il calo prematuro di un Astro Benigno ormai lontana controfigura da quella vista in maniera esaltante nel Tagliabue la scorsa stagione, agevolavano il compito al quattro anni in totale controllo nel finale sul rappresentante di casa Favero Company Of Ring, reduce da un’ottima campagna invernale fra Pisa e Milano. Da segnalare lo splendido primo piano sullo steeple di Mazhilis valido allievo di Josef Vana al doppio in giornata, sicuro e concentrato sulla nuova specialità degli ostacoli alti e capace di lasciare ad altra dimensione l’anziano Inoogoo, splendido a Milano e quest’oggi contrariato da un percorso che probabilmente non si addice molto alle caratteristiche del castrone.