Milano. Conferme per Morning Star e Trafalgar Square; doppio per il trainer altoatesino Alex Taber

Morning Star conferma i buoni propositi fatti intravedere all’ultima uscita, imponendosi chiaramente nel Premio Bullona. Nel pomeriggio milanese di Alex Taber, doppio per l’ottimo trainer altoatesino, il figlio di Silvano, perfettamente a suo agio sul fondo pesante dell’otto meneghino, regolava il vociferato Indovino ed il polacco Ernesto. Caduto Monello imitato da Romis sulla penultima, il rappresentante di Josef Aichner prendeva nel suo mirino il pacemaker Arjen, liberandosene al salto della breve diagonale per poi staccare in dirittura dall’ottimo Indovino. Per il cinque anni, perfettamente intonato nelle mani del tedesco Dirk Fuhrmann, una prestazione che avvalora la qualità sui salti di questo soggetto, che dopo una parentesi tranquilla nelle corse piane, ha effettuato quest’oggi un significativo step in proiezione futura. Buona la rincorsa finale da parte di Indovino, che ben sorretto da Davide Columbu, agiva di rimessa dando la sensazione di poter dire qualcosa anche in chiave vittoria, vanificata dall’ultimo generoso allungo nella parte pianeggiante dal breeder tedesco. Ernesto chiudeva al terzo posto fra la moria generale, male Arjen apparso in apnea a traguardo lontano, mai in corsa Drounais. Meritato anche il successo per Trafalgar Square fra i quattro anni in siepi del premio Antares. L’Irish Wells di Simone Pugnotti ribadiva lo stato eccellente di forma, migliorando in modo esponenziale la sua ultima performance ottenuta sullo steeple. Perfetto nei salti e con una valida espressione sul tema della velocità, il portacolori di Paolo e Alessia e Kerschbaumer, emergeva in diagonale breve approfttando dell’incertezza palesata da Pacchianillo e Craftsmanship, bevendosi l’ultimo ostacolo della dirittura e difendendo con grinta nelle mani del bravo Blas Reinhardt, la leadership acquisita nei confronto di un generoso Pacchianillo. Quattro al via sullo steeple in apertura di programma. Albina presto fuori dai giochi per la caduta prematura in diagonale lunga, idem Cape York, consentivano al preciso CollarAn Tie si finire la corsa rallentata avanti all’unico superstite della corsa Monte Pelmo. (Nella foto Dirk Fuhrmann)

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