Raffaele Romano splende meravigliosamente nella grigia e dannunziana domenica meranese. Il jockey bresciano è stata la vera superstar del convegno, tre lampi raggianti sulle quattro corse inserite nel programma con la doppia firma nella veste di allenatore fantino. Non è la prima volta per Romano, un esempio di grande professionalità, teoria e pratica messa al servizio della preparazione, un’escalation graduale che ha reso possibile un risultato del genere. Cogne, Prime Siepi e Gargazzone i suggelli della giornata, Nadat fra gli anziani e Limpert fra i giovani saltatori hanno lasciato una favorevole impressione. Nel Cogne il grigio Nadat inscenava una corsa di spessore, saltando con il profilo dell’ostacolista che ha già acquisito disinvoltura con il nuovo mestiere, preciso nell’andare di là e passo adeguato nei tratti da galoppare. Il fondo molto tenero ha senza dubbio agevolato il compito del figlio di Aussie Rules, che ha comunque debuttato da giovane ostacolista di prospettiva. Un nome nuovo quella del rappresentante di Christian Troger, che ha strappato l’applauso a scena aperta alla competente tribuna di Maia. IL breeder di Rosati Colarieti si è proposto su coordinate di buona fattura, mettendo tra se e gli avverasari ampio distacco, misurato dal giudice d’arrivo in otto lunghezze. Il sauro Velociter disordinato sull’ostacolo finale, Bartos in sella per D’Altemps, chiudeva netto secondo lasciando a sei lunghezze il Wroblenski Green Rocks, solo quarto Spettacolo autore di un timido avvicinamento sul finire della dirittura opposta, soggetto che era tra i piu’ attesi e da rivedere ai prossimi ingaggi. Ha fermato Cala Portese mentre è caduto L’Avenir Est Ici che coinvolgeva Tronador. Limpert splendido protagonista nel Prime Siepi, un esordio che vale l’ingresso nella lista dei prossimi protagonisti al Premio Dei Giovani. Il portacolori di Giorgio Gugliemi, ancora un po’ indietro nel mestiere, ha comunque sfoderato grinta e grande energia nonostante un paio di errori lungo il percorso, precedendo il vociferato di Paolo Favero The Plough, con gli altri dispersi lungo il tracciato. Meritato il primo piano di Rio Apache nel premio Gargazzone. Il caratteriale 4 anni della Milano, ha finalmente trovato il suo primo successo della carriera, lasciando a distacco Saarinen (buon finale) ed Arcachon. L’altra prova di richiamo del convegno, il Premio Scena, condizionata in siepi sui 3300, era posta in apertura di programma con il risalto maiuscolo dell’ospite ceco Kifaaya. L’allievo di Radek Holcak, che in Patria aveva già messo in mostra mezzi interessanti, può guardare con giustificate ambizioni al target del Criterium di Primavera, programmato per il 19 giugno. Nel test verso il clou stagionale per i siepisti di 4 anni è piaciuta anche Scocosita, ben ripresentata da Simone Pugnotti, buona seconda mostrando di poter recitare ruolo da protagonista anche nell’appuntamento di prestigio tra tre settimane. (Nella foto Raffaele Romano)