L’edizione numero 61 del Premio Ezio Vanoni, lo steeple novices, il Grande Steeple per i quattro e i cinque anni, si proponeva in veste internazionale come non lo era da tempo. Sui 3800 metri dello steeple piccolo emergeva in netta e chiara dimensione il francese Quick Davier. Un dipinto al tondino questo allievo di Macaire, che staccava netto in retta d’arrivo. Una sola incertezza sul percorso per questo bellissimo e qualitativo soggetto, un piccolo errore al talus, con il suo fantino James Reveley pronto a tenere sotto controllo la situazione. Il taccuino della corsa registrava il treno importante imposto alla prova dal ‘Vana’ Roman, che prendeva anche buon vantaggio al gruppo riportato sotto dall’altra francese Callia D’Oudairies, terzo galoppava il Favero Lindaro, quarto il Contu Sbarazzino, sui primi anche Relco Sud Ovest, tallonato da Vespro Place, quindi il polacco Tamas, Dominato e Thibodeau. Un brivido per Lindaro che saltava con qualche imbarazzo la riviera ma capace prontamente di riprendersi. Un primo step di gara significativo al salto dell’oxer, quando entrava in scena il favorito Quick Davier, che andava di là in maniera molto brillante tanto da guadagnare diverse posizioni e gravitare a contatto dei primi. In quella fase di gara, era invece costretto a fermare un incerto Thibodeau. I cavalli pervenivano molto compatti sulla retta opposta alle tribune. Al verticale la caduta di Relco Sud Ovest, con Quick Davier che accelerava inseguito dalla compagna Callia d’Oudairies e da Lindaro. Il fantino della femmina allenata da Macaire cadeva sulla piegata di fondo, così il portacolori transalpino di Olivier Perroton si ritrovava praticamente isolato al comando, Lindaro non cambiava passo, così sulle due siepi conclusive era preda della rimonta al largo di un ottimo Sbarazzino, che Davide Columbu per il training di Contu e i colori della scuderia Milano, portava al secondo posto. Sul terzo gradino del podio il cavallo di origine tedesca Dominato, ottimo il lavoro compiuto da Raffaele Romano, con un soggetto finito bene alla distanza dopo percorso all’attesa. Quarto lo stesso Lindaro, dal quale si aspettava qualcosa d’importante Paolo Favero, un test non superato in vista di quello che poteva essere nei prossimi step estivi, il percorso che lo avrebbe portato al Gran Premio Merano. (Nella foto Quick Davier e James Reveley) P.All