ITALIA. Sventola il giallo nero di Josef Aichner. Alla vigilia del Merano, il team sarentinese vince tutte e tre le pattern del sabato. En plein nella gran siepi con Zanini e Mauricius, Zio Reginaldo nello Steeple Chase d’Italia, e Brunch Royal nel selettivo Nazioni; torna alla vittoria Josef Bartos

Sventola alto il vessillo giallo nero di Josef Aichner. Nel sabato di vigilia al Gran Premio Merano, il proprietario sarentinese ha conquistato tutte e tre la pattern in programma, facendo addirittura en plein nella Gran Corsa Siepi. Un risultato splendido che conferma il gran lavoro di un team molto affiatato e ben coadiuvato dalla regia dell’ottimo Pepi Vana, bravo nel saper gestire il gran materiale a disposizione, il tutto finalizzato da jockey di alta statura come Lukas Matusky, Pavel Slozil e Josef Bartos. Un ben tornato a tal proposito proprio a Big Jo, costretto in Estate ad una lunga pausa dopo un brutto infortunio. Rientrato recentemente all’attività agonistica in Repubblica Ceca con una bella vittoria, Bartos seguito da molti tifosi arrivati proprio dalla sua patria, ha interpretato come nel suo stile con il vincitore Zanini. Collocato in testa alla corsa dopo l’iniziale parziale imposto in avanti dal compagno Suroit, che ha reso la prova quanto mai selettiva, il figlio di Poseidon Adventure annunciato in ordine e di ben altro standard rispetto al trial d’inizio mese, è apparso meno ardente e perfettamente gestibile nelle risorse, controllando senza particolare difficoltà il progredito Mauricius, tornato sui livelli che lo avevo reso ottimo primattore nella gran siepi Nazionale a San Rossore e quella di Milano; potente ma al tempo stesso leggero nei salti, il grigio da Kapgarde può guardare con grande fiducia all’Inverno. Buon terzo il tedesco Cabot Cliffs che ha addirittura tentato un inserimento nell’ultimo tratto di gara, non pervenuto l’atteso Skins Rock.

ZANINI

Come sempre emozionante e ricca di colpi di scena il Premio Delle Nazioni. Al termine dei 34 ostacoli dislocati sui 6000 metri del percorso, in due hanno raggiunto la meta finale della corsa legata alla memoria di Marco Rocca, prova facente parte del circuito Crystal Cup. Brunch Royal interpretato da Lukas Matusky ha vinto pieno merito, prendendosi ciò che la lunga e splendida parentesi francese gli aveva tolto in un paio di occasioni. A Merano l’allievo di Pepi Vana ha espresso tutto il suo enorme potenziale, confermando di essere un piccola stella del panorama europeo degli specialisti in questa disciplina. Il portacolori di Josef Aichner ha saltato rilassato in ogni circostanza, superando con grande scelta di tempo anche la temibile doppia gabbia di siepi, ostacolo in cui lasciavano la corsa l’attesa compagna di colori Santa Klara e il tedesco Jetstream Jack. Poco prima all’Oxer grande erano caduti il francese Polinuit e il compagno transalpino Vino Royale. Matusky ben appostato alle spalle di un monumentale Almost Human, attendeva sempre in controllo il momento decisivo per sferrare l’attacco, sorvolando l’avversario alla siepe finale andandosene dallo stesso con assoluta superiorità. Lukas Matusky ha detto nel dopo corsa: “Ha saltato in maniera super, ha fatto veramente un grande lavoro, al mattino aveva rifinito alla grande e tutto è andato nel migliore dei modi.”

BRUNCH ROYAL TEAM
BRUNCH ROYAL

Il sabato di Maia si era aperto con il tradizionale Steeple Chase d’Italia, appuntamento riservato ai novizi di 4 e 5 anni sui grandi ostacoli. Subito due colpi di scena, con i favoriti della corsa out sui passaggi più impegnativi. Il francese Tonguetted pagava a caro prezzo l’inesperienza sul verde di Maia sbagliando completamente la Fence, sulla diagonale seguente il favorito Roncal saltava grande sull’Oxer finendo a terra, stessa storte per l’outsider Igor. Restavano in due a contendersi il gettone in palio, Lucechericama e Zio Reginaldo. Quest’ultimo apparso contrariato dall’evoluzione della corsa, riusciva ad organizzare un sostanzioso inseguimento al brillante leader ben gestito da Gabriele Agus, bravo a restare in sella al portacolori di Nicolas Nisoli al salto del Talus, cavallo in grande evoluzione, mettendo sul piatto la miglior qualità che gli consentiva di risolvere la pratica nell’ultimo tratto di gara. Pavel Slozil ha detto nel post gara: “Il cavallo ha saltato benissimo, non ha avuto problemi nel superare la novità di Oxer e Fence grandi, si è soltanto distratto guardando gli altri cavalli caduti, direi un’ottima prestazione.”

ZIO REGINALDO E PAVEL SLOZIL

Debutto quanto mai lusinghiero per il favorito Red Coral, che ha messo un bel bollino rosso nel sigillo della esordienti del Max Siebenfoercher. Cavallo molto raccolto, essenziale e senza troppi fronzoli, il ceco allenato dal glaciale Pavel Tuma si è reso protagonista di un vero e proprio canter di salute, mostrando buona tecnica sui salti, ha disposto della compagnia in assoluto controllo, unico brivido il rischio di una scivolata nell’imboccare la retta d’arrivo. Ottimo esordio anche il fucsia di Paolo Favero War Brave, interessante figlio di Due Diligence ex David Loughnane apparso non bello su molti dei 15 passaggi del percorso, ma estremamente produttivo nell’ultimo tratto di gara, quindi buono per la prossima, terza la coraggiosa leader Princesse Ginevra.

RED CORAL E LUKAS MATUSKY

Lukas Matusky nel dopo gara a proposito del vincitore: “Eccellente, davvero un ottimo prospetto. Ha saltato alla grande ed ha messo in campo un’accelerazione finale davvero importante, gran cavallo.”

(Nella foto in alto Zanini e Josef Bartos)

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