Speed Emile come Sharstar. Con una prestazione strepitosa, il figlio di Estejo ha conquistato con pieno merito il Gran Premio Merano, regalando al top trainer francese Guillaume Macaire, il suo sesto successo nella classica di Maia dopo quelli conquistati con Rigoreux nel 2010 e Chercheur D’Or 2011 e Le Costaud sette anni dopo. Era dal 2009 che un cinque anni non s’imponeva sui 5000 dell’ex lotteria, precedentemente erano stati Tempo D’Or e Masini (2003 – 2004) a conquistare la pattern internazionale, un risultato che non lascia adito ad altre interpretazioni, se non la consacrazione di un formidabile saltatore che nel suo curriculum annovera successi di prestigio in pattern parigine, come La Perichole ed Hennessey. Baptiste Le Clerc (al suo primo Merano) lo ha accarezzato per tutto il percorso dandogli una lettura di gara di perfetta. Fuori dai problemi di traffico, il jockey francese ha mostrato sin dall’inizio un body language molto sereno, spaccando la corsa prima del verticale dopo aver costantemente flottato in spalla ai primi, andandosene poi per proprio conto dopo un piccolo brivido all’arginello grande. Onore e meriti ad un commovente L’Estran, che a undici anni ha conquistato un secondo posto che vale come il successo. L’allievo di Pepi Vana ha saltato molto concentrato per tutta la gara, fruendo di una posizione al risparmio alle spalle dei suoi compagni di colori, cliché tattico sapientemente impostato da Jo Bartos che in fondo alla corsa lanciava il quattro volte vincitore di Merano in caccia del fuggitivo francese, chiudendo in grande stile contro un avversario che oggi parlava davvero un’altra lingua. Gran finale del polacco Pretty King che precedeva l’ottimo svizzero Fandango, in sella al quale il suo mentore Juerg Langameier, era chiamato agli straordinari sin dai primi metri di gara. Buon quinto per Ches Demonmirail, sfortunato l’atteso Placenet, fuori per uno scarto nelle prime fasi della corsa.
Mauricius ha confermato di essere una grandissima superstar. Rivisto in splendido assetto nel trial dello scorso otto settembre, il figlio di Kapgarde era chiamato al vero esame dell’annata contro i temibili transalpini. Il grigio di casa Aichner ha mantenuto il titolo nell’Italian Champion Hurdle, cancellando i suoi avversari al termine di una prestazione a dir poco formidabile, con la quale precedeva il secondo arrivato di Waregem Gino de Dunes, uno splendido Natam e il cresciuto Grand De Thaix. Quindicesima vittoria su 37 gare per l’allievo di Pepi Vana, saltatore di grande pregio alla sua decima corsa di gruppo vinta in carriera.
Un solo cavallo in pista nel Gran Criterium d’Autunno. La femmina Lafayette (in sella Johnny Charron) ben presentata da David Cottin, ha scherzato con i suoi avversari imponendosi per manifesta superiorità avanti all’ottimo polacco Mr Mistoffelees, mentre nella Corsa Siepi dei 4 Anni, Flying Chaser, la vincitrice del Criterium 2023, riproposta in perfetto assetto e freschezza da Davide Satalia, ha piegato dopo un finale splendido l’ottimo Afar King.
(Nella foto Speed Emile e Baptiste Le Clerc)