ITALIA. Sky Constellation e Raf Romano perfetti nella XIX Corsa Siepi di Treviso. Santa Klara alta classe nell’Amedeo Duca D’Aosta piega White Wood; Beau Saonois netto al rientro nel mini grande steeple dell’Istituto Nastro Azzurro

Ultimo atto del galoppo al Sant’Artemio che proponeva il classico appuntamento di fine stagione con la Corsa Siepi di Treviso e la canonica maratona dell’Amedeo Duca D’Aosta. Due belle corse, avvincenti e ben combattute, la prima delle quali la listed sulle siepi che ha visto il ritorno alla vittoria in veste di jockey a livello classico Raffaele Romano, bravissimo nella gestione in gara e nella preparazione di Sky Constellation. L’ex Troger, promessa degli ostacoli laureatosi a livello di gruppo nelle passate stagioni, vedi Corsa Siepi dei 4 anni a Merano e Giulio Berlingeri a San Siro, visto in buon assetto in quest’annata a Merano, ha confermato il suo status evidenziando il frutto di un lavoro certosino e rigenerante da parte del trainer di Bedizzole dopo un’infruttuosa parentesi francese, conquistando con pieno merito questa corsa su un ottimo Ivo che ha lasciato a distacco gli attesi compagni Volkon Jelois e Piton des Neiges. Bravissimo Romano nel lanciare il contropiede vincente, che ha sorpreso filtrando per corsie interne Jan Odlozil in sella all’allievo di Jan Faltejsek all’inizio della piegata finale, prendendo quel vantaggio poi utile da amministrare nella fase conclusiva della corsa.

SANTA KLARA E OLE CABALLERO

Bello ed affascinante l’Amedeo Duca D’Aosta, prova di grande tradizione sulla selettiva distanza dei 4750 metri, ultimo atto della stagione per i saltatori in cross country. Non ha deluso l’attesa Santa Klara, al completamento dei 28 ostacoli da superare, (doppio Bartos) per l’allieva di Pepi Vana un successo del tutto meritato nonostante una stagione meranese molto intensa e l’importante resa ponderale ai suoi avversari, una cavalla di buonissima levatura assai cresciuta in questo 2022, che dopo lo sfortunato Nazioni a Merano non ha potuto disputare il Velka Pardubice. Già vincitrice nell’unico precedente sul cross trevigiano, la figlia di So You Think ha messo sul piatto tutto il proprio spessore, materiale di prim’ordine che gli ha permesso di andare a prendere il cresciuto White Wood, che Raf Romano aveva lanciato in un contropiede rivelatosi quasi vincente, che soltanto per la miglior caratura della femmina non ha consegnato un memorabile doppio alla formazione del Team Roessl. Ottima terza Zubiena.

BEAU SAONOIS

La giornata si era aperta con il canonico appuntamento dell’Istituto del Nastro Azzurro, una sorta di mini grande steeple che il rientrante Beau Saonois interpretato da Josef Bartos, ha vinto in maniera categorica, lasciando a distacco il compagno Capivari (Lukas Matusky). Soggetto di buona qualità, al rientro dopo una lunga pausa dovuta ad infortunio, l’ex Bressou ha saltato senza problemi lungo il percorso, attendendo l’ultimo quarto di gara per disporre del grigio Capivari, ancora netto all’epilogo avanti a Mensch e Kings Rock. Per il vincitore erede da Saonois una vittoria significativa in prospettiva San Rossore, ottavo successo in carriera, il primo a livello di listed dopo il double di gruppo pisano nella gran siepi.

(Nella foto in alto Sky Contellation e Raf Romano)

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