Gran Siepi d’Italia e Premio Dei Giovani, su quest’ultima erano naturalmente riposte tutte le speranze nostrane della splendida giornata altoatesina. La presenza del miglior tre anni visto in attività fino a questo momento Live Your Life, rendeva elettrizzante la vigilia della corsa con il figlio di Turati chiamato in qualche modo ad esorcizzare la presenza del francese Saint Saone, un figlio di Saint de Saints pronto a regalare la tripletta di giornata a master Macaire. Un epilogo al cardiopalma cristallizzava i cuori e le emozioni di chi faceva il tifo per il portacolori italiano, quando dopo l’ultimo ostacolo il transalpino in testa dal primo metro di corsa, si rendeva protagonista di un doppio danneggiamento che non consentiva a Live Your Life ed Alessio Pollioni di poter completare la rimonta a Bertrand Lestrade Saint Saone. L’immediata inchiesta dei commissari sanzionava il francese, distanziato al secondo posto alle spalle dell’allievo di Raffaele Romano. Giusto premio per un cavallo che fa ben sperare per il prossimo futuro, un soggetto di pregevole fattura che come ha più volte sottolineato Alex Pollioni, va che è una meraviglia. Di facile gestione e dal potenziale ancora inespresso il portacolori di Troger può e deve aspirare a qualcosa d’importante, il confronto con il francese è stato di alto lignaggio buon viatico quindi per il proseguo della stagione. Alessio Pollioni commentava nel dopo gara: “Credo che la sanzione sia ineccepibile, in passato sono stati tolti dall’ordine d’arrivo cavalli per peccati più veniali. Sono contento per la prestazione del cavallo la meritava, è un soggetto in continua espansione ed è difficile capire visto cosa fa a tre anni i suoi reali margini di progresso. D’altronde è ancora un bambino è deve imparare tante cose sotto il profilo agonistico, si guarda sempre un po’ attorno ma sotto il punto di vista tecnico devo dire che Raffaele Romano è stato straordinario nell’impartire certe nozioni. Potevo muovere qualche istante prima e magari chissà, evitare l’episodio finale ma quello che conta è il risultato che a mio avviso è del tutto meritato.” Al terzo posto terminava Galahad avanti al compagno Aventus. Capitolo gran siepi. Non poteva esserci miglior epilogo per la tradizionale gara di gruppo uno sugli ostacoli bassi. A vincere è stato a sorpresa Meny Bay vecchia conoscenza ceca presentata da Jaroslav Brecka, soggetto conosciuto per le sue belle imprese trevigiane, il figlio di Footstepsinthesand ha sbaragliato il campo con una magistrale corsa da front runner. Autore di questa meravigliosa cavalcata è stato un jockey irlandese di grandissimo valore come Leighton Aspell. Meno conosciuto in Italia ma famoso nel comparto anglo irlandese, il 41 enne vanta una storia straordinaria. Appresa la notizia dell’entità del grave infortunio del quale fu protagonista nella stagione 2007, Aspell mise fortemente in dubbio il proseguo della sua carriera. Sospinto dai suoi amici e dalla famiglia oltre che dai numerosi fan al seguito che crearono per lui il leightonaspellfanclub.com, duemilacinquecento giorni più tardi dal grave incidente il jockey irlandese tornò a cavalcare e vincere insaccando niente meno che un doppio successo nel Grand National di Aintree nelle edizione 2014 – 2015. Una bella storia che evidenzia la grande tempra, la serietà e anche quel pizzico d’incoscienza che fanno di questi uomini professionisti speciali. Aspell ha vinto la gran siepi in sella a Meny Bay gestendo il ceco in modo ineccepibile per senso tattico, parziali e freddezza un cavallo considerato una possibile sorpresa della corsa. Dove non c’era Macaire hanno vinto i cechi, ma non Vana che dopo una sequela pazzesca di successi è mancato nel momento più importante della stagione. Ottimo secondo l’ungherese Diplomata già visto in azione a Milano nella Gran Siepi vinta da Anaking, terzo il disordinato Playstarabad cavallo in grande crescita rispetto al compagno di viaggio Kifaaya, che dopo l’esperienza in steeple a Pardubice ha probabilmente perso quella brillantezza che lo aveva caratterizzato nella scorsa stagione. (Nella foto Leighton Aspell)