Cogne uguale Maia. E’ con il nome del celebre campionissimo della scuderia Aurora legato per sempre al nome di Sandrino Mattei, che Merano torna ad aprire i battenti questa domenica per la prima sessione di corse del 2022. L’attesa è finita, e quale migliore occasione per ricordare le imprese del meraviglioso saltatore, genio e sregolatezza che fu protagonista con due vittorie nel 1967 e 1969, un meraviglioso interprete curato nei minimi particolari da quel Vittorio Bignami, capace di ammorbidire ed assecondare le sue giornate lunatiche. Premio Cogne quindi clou della giornata a Merano, tradizionale appuntamento riservato alle new entry sulle siepi, nuovi volti che potrebbero chissà, costruirsi un futuro da campioni nella specialità. Si corre sulla distanza minima dei 3000 metri, occasione per vedere all’opera il sette anni O’Juke, nuova proposta targata Raffaele Romano in possesso di passato classico, (vincitore St Leger 2018) soggetto sul quale il team ripone fiducia, apprezzato sui salti al mattino e quindi logico favorito tecnico della corsa. Due le pedine del team Aichner al via, Phuket Paradise e Zio Reginaldo. Quest’ultimo sta lavorando da molto tempo al suo nuovo mestiere ed è la scelta di Josef Bartos, naturale quindi attenderlo come potenziale protagonista della gara, mentre Phuket Paradise che ha mosso i suoi primi passi in età giovanile in Germania, andrà valutato nel caso in cui il terreno dovesse assumere un tono più faticoso. Da seguire con una certa curiosità ci sarà anche Pallatium, un figlio di Cima De Triomphe per la formazione di Lubos Urbanek, team sempre molto attento agli acquisiti di buona qualità da mettere sui salti, un soggetto che sarà chiamato all’esordio vedendo per la prima il verde di Maia senza esser passato da un lavoro mattutino a Maia. Altro ospite La Paix per Miroslav Nieslanik, mentre Raf Romano proporrà altri tre newcomer, il polacco Icare de Sartuque per Elia Tanghetti, Feu De Bois per gli Stampfl e Capriglio con i colori di Giulio Tomanin; Ambarella e Woodcock per Paolo Favero.
In apertura di programma una bella periziata sullo steeple piccolo, dove potrebbe riproporsi il match milanese fra Vinci Per Noi e Normandy Dela Vega che giunsero nell’ordine nell’Ortisei, in una corsa potenzialmente aperta anche ad altre soluzioni, vedi il caratteriale Chaparral Prince che ha recentemente vinto sulle siepi a San Siro, la coppia Aichner Prouchky – Ole Caballero con peso finalmente fattibile, Dorian Tango e Salcret che possono star dentro la corsa. Si ricorda anche il nome di Pietro Santoni nel bel discendente in siepi riservato ai 4 anni sui 3300 metri. C’è da valutare il ceco Quartius, piaciuto molto nel rientro a Milano nel Marco Rocca, linea con Attlee che ha poi vinto nella vendere del Vera Spezia, da quale approda lo scarico Ignace, poi il valido Boboalena che guida il poker presentato da Raf Romano forte dei compagni Natris e Sopran Epicuro, e l’ex francese Pariello che teoricamente vale qualcosa in più di quanto espresso veramente; Marve e la polacca Karagana le sorprese. In chiusura di programma maiden selling sulle siepi per 4 ed oltre: il terzo posto di Natam nel Giulio Caccia vale al portacolori di Mario Montanari la pole position in questa prova, avendo preceduto il sempre valido Aventus e quel Gancegal atteso in progresso. La novità Sunchyme accompagnato dallo stimato Aurelius In Love anch’esso al rientro, sono da tenere in considerazione così come gli specialisti Dalton e Chappy Bros, Homesun novità francese da valutare, Fringant de Chenay non è da sottovalutare.
(Nella foto O’Juke nella vittoria del St Leger 2018, Photo by Snai)