Milano torna finalmente a saltare per quella che si preannuncia una stagione molto intensa. Bypassata la sessione primaverile causa le note vicende sanitarie, la giornata di sabato 14 Novembre oltre alle canoniche pattern autunnali, raccoglierà in un unico pomeriggio tutti i gran premi non disputati, fra questi il Grande Steeple Chase di Milano. Monte Stella, San Giorgio e Brivio le prove classiche di questa prima meneghina, numericamente ben riuscita con 24 adesioni, primi test in chiave gran premi nei quali si confronteranno tutte le generazioni. Fra i 4 anni sulle siepi del San Giorgio c’è molta curiosità nel rivedere all’opera Robbesant, allievo di Franco Contu che fu oggetto di molte attenzioni nell’asta post gara meranese. Una performance splendida quella offerta dal figlio di Authorized nel Premio Rttr, protagonista di un finale a sensazione sotto la gestione del ceco Jan Faltejsek, pronto a tornare in sella al portacolori del team Sepe, chiamato a confermarsi sul tracciato milanese. La resa ponderale ai suoi avversari non sarà una questione di poco conto, seppur l’opposizione composta principalmente da 4 anni, presenta una forma forma quanto mai aleatoria. Unica certezza è il neo portacolori di Josef Aichner Gap Pierji, un bel prospetto da Kapgarde da visionare con estrema attenzione nel ring di parata, ex Bressou che ha vinto in corsa piana a Senonnes a fine Maggio del quale si parla molto bene. Raffaele Romano ripropone Silent Partner, un Montalegre visto in un buon assetto durante l’Inverno pisano, rientrato recentemente in maniera prudente in una periziata a Merano. Arzu è lo Shamardal del gruppo Tania Vania di Mario Montanari, soggetto che potrebbe rappresentare una seria opzione nel caso fosse già ad un buon standard sui salti, quindi la coppa di Paolo Favero Banky’s Art (5 anni) – Gerry’s Way, il primo da rivedere dopo il debutto nel Chiaromonte, il secondo un importato ex Gordon Elliott da Rip Van Winkle mai vincitore sugli ostacoli irlandesi. Intrigante l’edizione del tradizionale Monte Stella, prova in siepi riservata a cavalli di tre anni mai vincitori in carriera. Partiamo dalla coppia presentata da Raffaele Romano per i colori di Elia Tanghetti, Sopran Pegaso – Urus, entrambi ex Grizzetti che il trainer bresciano sta ormai plasmando da tempo per gli ostacoli con buoni lavori mattutini, interessante la scelta di Alex Pollioni per il figlio di Sepoy. Salta bene Way To Espom che Gianluca Verricelli (trainer sempre temibile con gli esordienti sugli ostacoli milanesi) affida a Jan Faltejsek; un’occhiata la merita anche St Patrick’s Day, allievo di Mariolino Esposito anch’esso pronto per la nuova specialità. Attenzione al ceco Shalamann del team Aichner Vana, un Canford Cliffs di buon livello visto già all’opera a Milano nel Filiberto 2020, un cavallo non costruito per i salti che ha qualità e caratteristiche interessanti per gli ostacoli. Non si può escludere il rappresentante di Lydia Olisova Lawaa, allievo di Paolo Favero da Bated Breath che a Merano non è dispiaciuto contro Assassin nello Spegasso, prima del non piazzato nel Gr 1 al Gran Criterium d’Autunno. Favero avrà in corsa anche l’importato Speed Merchant roano da Zebedee, e Knapsack, erede da Nathaniel ex Clive Cox all’esordio sugli ostacoli; El Bulli la terza pedina di Raffaele Romano, anch’esso al debutto. Infine il Premio Brivio, primo esamino verso una potenziale voce alla Gran Siepi di Milano. Jiri Charvat ottimo protagonista anche in questa stagione meranese, approda dalla Repubblica Ceca con l’interessante Korfu, un figlio di Blu Coral allenato da Pavlina Bastova che annovera due vittorie a seguire in altrettante uscite, l’ultima delle quali in splendido stile a Pardubice. Si tratta di un soggetto molto interessante che aveva tentato anche lo Scena a Maia in preparazione alla gran siepi, progetto andato storto per una banale scivolata in tratto piano prima del salto d’inizio passaggio. Namoum e Saint Julian sono due valide opzioni per Raffaele Romano, dalle quali il player manager bresciano si aspetta cose interessanti. Il primo chiamato a sopperire situazione ponderale importante, dopo una sfortunata sequela di guai fisici è tornato in auge sul finire della stagione maiense, rientrando ottimamente in prova a vendere per poi vincere con grande disinvoltura l’handicap del Loccatelli, una performance probante che lascia intravedere ulteriori margini di progresso, Saint Julian ha finalmente trovato la quadra del cerchio vincendo due prove consecutive, per l’ex Chaillé Chaillé un test interessante sulla novità del selettivo otto milanese. Morning Star, che a Milano ha vinto Bullona e Citterio nelle passate stagioni è alla ricerca della miglior forma, ben lontana da quella manifestata nella scorsa sessione 2019; al suo fianco il compagno Aixois, cinque anni da Orpen che ha superato qualche noia fisica e che nei numeri vale potenzialmente di più di quanto espresso recentemente. Favero ne ha tre in gara, Let It Go Papa che a Milano ha vinto la siepi per i 4 anni, Capitoul reduce dal pulled up del Merano ma precedentemente in buon assetto e il rientrante Aventus.
(Nella foto Namoum e Raffaele Romano)