Una settimana dopo la vittoria ottenuta nella maiden, Leonardo Da Vinci ha concesso una pronta replica precedendo di misura il compagno Mensch. Un altro bel primo piano della premiata ditta Raffaele Romano Christian Troger, con la regia affidata a Dominik Pastuszka ancora una volta protagonista dopo la splendid sigillo in sella a Quick Davier lo scorso mercoledì nel Creme Anglaise. Non c’è stata gara, non pervenuti i nuovi arrivi, prudente il neo portacolori di Josef Aichner Andoins, King Heart ardente all’inizio ma brillante in fondo alla corsa il rappresentante di Montenegro, totalmente da rivedere Forman, male invece i rappresentati di Paolo Favero. Leonardo Da Vinci si conferma quindi buon prospetto, cavallo serio ed affidabile che ha migliorato notevolmente il suo settaggio, meglio a Merano il figlio di Style Vendome rispetto alle lunghe diagonali milanesi, dove alle prime esperienze non è riuscito ad esprimere tutte le proprie capacità. Maia ha esaltato la maneggevolezza e la velocità di base del grigio, ben impostato dal jockey ceco attento nel prendersi il comando quando gli eventi tattici lo hanno reso necessario. Gran finale di Mensch, molto prudente per almeno tre quarti di gara. Il vincitore del Sharstar a quasi un mese dal suo brillante esordio, ha manifestato interessanti passi avanti che come per il compagno Leonardo Da Vinci, potrebbero aprirgli scenari importanti sulla strada delle classiche riservate ai giovanissimi. Nel cross country sui 3500 metri terza vittoria a seguire per Kitano. Per il provetto saltatore di campagna si tratta della decima vittoria in carriera, un generoso figlio di Hurricane Run che nel cross meranese ha trovato la propria dimensione. Alla prima in sella per Alberto Carrassi del Villar, l’allievo di Romano ha mostrato ancora una volta di saper leggere e scrivere, un vero e proprio libro aperto con il quale hanno saputo mettersi in evidenza molti amatori. Nonostante una leggera incertezza all’uscita della Marrana, il castrone è andato a prendere il fuggitivo compagni Tequila Tango per poi difendersi con sicurezza dalla rincorsa del ceco ex francese Le Moulleau. (Nella foto Kitano nella vittoria milanese)