Non sarà un Premio Mipaaf che passerà alla storia, probabilmente una di quelle edizioni meno affascinanti degli ultimi anni. Una gara che però ha restituito al commovente Al Bustan, i galloni pregiati di un veterano di rara bellezza, a undici anni capace di rendersi nuovamente protagonista ai massimi livelli, vincendo sullo steeple grande la pattern del Memorial in ricordo a Massimo Caimi, con la stessa modalità con la quale s’impose splendidamente nel Merano 2017, chapeau! Complimenti al trainer ceco Lubos Urbanek, formatore che sta compiendo un lavoro egregio in questa stagione sul ponte italo ceco, buoni investimenti e risultati che arrivano con puntualità, vedi anche il secondo posto del quattro anni Joshco nella condizionata. Bravo Jan Kratochvil che ha saputo tenere tranquillo in fondo al gruppo il rappresentante della prestigiosa scuderia Lokotrans, netto al traguardo precedendo l’altro ceco di casa Vana Sr Lodgian Whistle, da rivedere Enola Gay che nonostante l’ausilio del paraocchi australiano non ha convinto particolarmente; male Quinze de La Rose, che probabilmente ha pagato oltremisura il grande sforzo francese nonché un fondo troppo scorrevole per le proprie attitudini. Plauso a Luigi Maceli. Come più volte da lui stesso dichiarato la Francia gli ha insegnato molto, vederlo in sella è un vero piacere ed oltretutto sa improvvisare anche quando gli eventi lo rendono necessario.
Per il jockey messinese un’altra splendida vittoria in questa domenica di trials dopo quella ottenuta in sella ad Isatis De L’Ecu, netto in fondo alla corsa in sella a Prince D’Orage nel tradizionale Azienda Autonoma di Soggiorno, gara listed che porta alla Gran Corsa Siepi di Merano. Per il vincitore del Vanoni una prestazione superlativa che lo candida di diritto alla champion hurdle italiana, ok anche i compagni Live Your Life e Sky Costellation, il primo comprensibilmente in versione non extraordinaria dopo l’incidente del quale è stato recentemente protagonista durante una seduta mattutina, il secondo in ordine e rivisto quasi al top della condizione; da rivedere Stuke apparso più pigro del solito, l’allievo di Radek Holcak considerato il rientro ha comunque proposto un buon avvicinamento conclusivo, da capire se il figlio di Jukeboxe Jury sia ancora il cavallo dello scorso anno.
Bella vittoria di Ocean Life fra i tre anni del Tagliabue. Visto in palla in questa stagione a Merano, l’allievo di Grzegorz Wroblenwsky che di certo non correrà il Gran Criterium lasciando spazio all’Aqps Isatis de L’Ecu, aveva ben impressionato a Milano in occasione della vittoria nel Dei Giovani, un ottimo cavallo che ha messo in fondo alla corsa una bella accelerazione, nulla da fare per King Power battuto alla fine dal promettente King Of Beaufay, perfetto nella vittoria all’esordio a Pardubice, ben improvvisato da Thomas Boyer, un prospetto assai interessante che ha manifestato convincente attitudine; buon terzo South Africa.
Alla ripetizione della condizionata riservata ai 4 anni sulle siepi, Big City ha finalmente ritrovato la via del successo. Se la meritava l’allievo di Paolo Favero, splendido durante la Primavera meneghina, che nonostante l’assenza per rinuncia da parte della favorita No Profit non ha rubato nulla, male Aurelius In Love poco incisivo sui salti. Nel cross d’apertura ok Zubiena con Pietro Luigi Stefani per Christian Ghiotti, una cavalla ben modellata che quando non sbaglia diventa difficile da battere in questa categoria, oggi finalmente assistita dalla fortuna con la quale era in credito.
(Nella foto in alto Al Bustan e Jan Kratochvil)