In attesa di tempi migliori e sulle decisioni che prenderà il ministero su indicazioni del governo inerenti alla riapertura degli ippodromi, Merano ha comunicato il proprio programma di corse che in data teorica dovrebbe avere il suo viatico il 17 Maggio. Il countdown verso il fatidico 4 Maggio che potrebbe avviare la fase 2, sovraccarica legittimamente il gravido stato di ansia degli addetti ai lavori; regna un comprensibile nervosismo causa le spese di gestione che cominciano ad essere quanto mai insostenibili, la speranza è ovviamente quella di poter riprendere al fine di evitare ulteriori danni alla già precaria situazione economica della filiera. Un plauso quindi a tutti i lavoratori del settore, da anni alle prese con uno stallo che sembra non avere fine, chiamati ad un ulteriore sforzo speranzosi che si possa intravedere nuovamente la luce in fondo al tunnel. La potenziale riapertura di Merano chiama in causa la situazione della Repubblica Ceca, anch’essa alle prese con l’annoso problema del Covid 19, nazione dalla quale arriva tradizionalmente un forte contributo in termini di uomini e cavalli. La terra del Česko ha visto aumentare in modo esponenziale la propria dei curva di contagi a partire dalla metà di Marzo, registrando oltre settemila casi con 208 deceduti aggiornati alla data di oggi (22 Aprile). Anche in Cechia c’è il lockdown come ci ha comunicato Josef Vana Jr, che in attesa di sviluppi ha parlato al nostro portale: “La situazione è andata peggiorando nell’ultimo mese, un po’ come è successo nelle altre nazioni. Fino al 30 Aprile sarà tutto fermo, da questa data in poi vedremo le comunicazioni del governo e capire cosa accadrà. Abbiamo ancora molto tempo per pensare, i cavalli stanno bene ovviamente ma avrebbero bisogno di correre, siamo fiduciosi sul fatto che la situazione anche in Italia possa migliorare, da qui in poi capiremo come muoverci per affrontare la prima parte della stagione.” Come sottolineato precedentemente ci sono 208 deceduti, in una nazione che vanta una popolazione di circa 10 milioni, una situazione attualmente che non desta molta preoccupazione se paragoniamo il dato della regione Lombardia, che ha pressapoco gli stessi abitanti ma che purtroppo piange oltre 12 mila morti.
(Nella foto Merano Galoppo)