A Maia sventola ancora una volta il bianco rosso di Christian Troger. Nella domenica interlocutoria che apre la settimana che porterà al super week end del Gran Premio Merano Alto Adige, il team di Lana ha calato un bel tris imponendosi in tutte le gare del programma in ostacoli. La cartolina che arriva dalle rive del Passirio porta la doppia firma di Raffaele Romano e quella del giovane Gabriele Agus, quest’ultimo tornato meritatamente alla vittoria in sella a Dundee Lodge nella periziata in siepi per i quattro anni. Iniziamo proprio dal successo ottenuto dal figlio di Red Rocks, che dopo il promettente debutto nel Cogne ha dovuto tribolare non poco per risolvere una serie di problemi fisici che di fatto lo hanno penalizzato nelle ultime due corse. Non ancora al meglio della propria condizione, come dichiarato nel post gara dal suo allenatore, il castrone ha preso al volo l’occasione sfruttando la buona situazione ponderale, e ben gestito da Gaby ha sorvolato nel finale il compagno Saecortesapertas in sella al quale un’altra giovane cravache targata Romano che porta il nome di Mario Secci, si è ben disimpegnato mettendo altro fieno in cascina. Nel cross posto in apertura di programma è arrivata la consacrazione definitiva di Amaranthus. Avviato alla specialità di campagna ad inizio stagione meranese, l’erede da Daro Sopran è andato in costante progresso vincendo la sua prima gara nel qualitativo Raffaele Ammirato, raddoppiando quest’oggi senza colpo ferire; un sei anni di buona fattura che guarda al futuro con grandi prospettive, il passaggio d’età potrebbe maturarlo ancora, chissà che Romano non stia pensando di prepararlo al clou trevigiano del novembrino Amedeo Duca D’Aosta. Fra i tre anni in siepi successo rotondo de L’Imperdibile, un cavallo senza dubbio di mezzi ma che deve ancora imparare molto. Per il portacolori di Troger si tratta della seconda vittoria in stagione, un soggetto che predilige forte andatura per poi preparare il finale, ma che in questa occasione Romano vista l’assenza di veri pacemaker, ha imposto al comando andando via liscio, rischiando soltanto alla terzultima verde quando si è buttato pericolosamente nell’ostacolo. Da segnalare la buona prestazione del secondo arrivato Ostrich.
(Nella foto Gabriele Agus)