La domenica meranese ha offerto alcuni test molto significativi in chiave big event. Nel tradizionale appuntamento con il Premio Masaf, Memorial Massimo Caimi, prova di gruppo tre sullo steeple grande (3900 metri) in proiezione Gp Merano, l’atteso L’Estran si è dimenticato di alzare i piedi al muro della diagonale, finendo per terra fortunatamente senza nessuna conseguenza. Apparso pigro sin dalle prime battute, il campionissimo di Josef Aichner era probabilmente in una giornata no, o magari sta lanciando segnali propedeutici a quella che sarebbe una meritata pensione, discorso che aveva preso corpo anche in passato. A undici anni un cavallo così, al quale andrebbe forgiata una statua per aver riscritto la storia del Merano, va senza dubbio preservato e probabilmente concesso un meritato riposo. A vincere è stato il compagno Ches Demonmiral, (Jan Kratochvil) splendido protagonista nel Val Di Non, che con una galoppata superba si è preso con merito la vittoria, scivolando via verso il traguardo senza nessun patema, precedendo uno stoico compagno di colori Sopran Mistery. Qualità e fisico esagerato, questo Doctor Dino sembra perfettamente idoneo ai 5000 del Merano, salta con grande nonchalance, superando con irrisoria facilità il suo primo test nel chase grande, chapeau.
Fra i tre anni del Bi Elle Luca Bruschi, Verde Costellation, pur non saltando benissimo visto anche il ritmo blando, (bravo Bartos a pazientare) ha vinto con merito dimostrando di acquisire il mestiere con una certa rapidità. Soggetto non costruito per saltare, il figlio di Blu Constellation ha la qualità sotto gamba per fare la differenza, vero che allo stato attuale i giovanissimi sono alquanto modesti, ma questo ex Botti felicemente prelevato da Pepi Vana, sembra essere un nome buono da spendere in chiave Criterium.
Bene Real Wild Child nella periziata limitata sulle siepi, test interessante in chiave gran siepi. Vincitore imbattuto e in continua crescita, l’allievo di Pepi vana batte in fondo un Magic strepitoso in versione front runner. Bravo ancora una volta in sella Big Jo, che in curva quando sembrava battuto, ha saputo ricaricare l’ex Biondi per poi andare a prendere il polacco nel finale al termine di un tratto piano ben combattuto, al quale ha preso parte anche l’infinito Sky Constellation; intervento dei commissari che non ha sortito effetto sull’ordine d’arrivo.
In chiusura ottima performance del bottom weight Wamba. Altra invenzione del mitico Greg Wroblewsky, perfetto nei salti e dominatore assoluto della corsa sotto la gestione di Rostislav Bens.
(Nella foto in alto Ches Demonmirail e Jan Kratochvil)
