La storia secolare di Merano custodisce nel suo prezioso contenitore, racconti di uomini e cavalli che hanno reso celebre questa corsa, divenuta col tempo un appuntamento immancabile, al quale partecipano i migliori allenatori e cavalli del panorama internazionale. Una magia che puntualmente ripete il proprio rito, in quel catino immacolato della Val Passiria, la cartolina della valle alpina posta a nordest di Merano, tra le Alpi Venoste e le Alpi dello Stubai, dove domenica tredici cavalli e i loro fantini si confronteranno sui selettivi 5000 metri dell’ex lotteria, pronti a iscrivere il proprio nome nel leggendario albo d’oro.
Ci sarà naturalmente grande attesa nel veder entrare e sfilare al tondino il magnifico L’Estran, molta la tensione e l’elettricità che emanerà a tutto il popolo degli appassionati il portacolori di Josef Aichner, la vera attrazione di questa 83 esima edizione, il cavallo che ha eguagliato le imprese del francese Or Jack e del mitico Aegior seppur in anni diversi, pronto a riscrivere la storia nel caso di vittoria, sarebbe l’unico cavallo a vincere questa corsa per ben quattro volte. Con lui Jo Bartos, che in caso di successo salirebbe di diritto nel trono più alto dei leggendari fantini che hanno vinto tre volte il gran premio come Raffaele Romano e Christophe Pieux.
Pentecoste e Creme Anglaise è il percorso che il campionissimo allenato da Pepi Vana, allenatore ex jockey che ha già messo la sua firma su ben cinque Gran Premio Merano, (due vittorie con Alpha Two da fantino e quelle di L’Estran da trainer) ha effettuato prima di approdare ai 5000 di Maia, in sella al figlio di Linda’s Lad tonerà a far coppia Josef Bartos. Al suo fianco ci saranno i compagni di una vita come Notti Magiche, Il Superstite, Piton Des Neiges ma soprattutto Gangster De Coddes, quest’ultimo recente vincitore del Mipaaf, sei anni di elevata qualità sul quale il team ripone grande fiducia per il futuro.
Gli avversari. Ben sei i rappresentati francesi presentati dai top trainer transalpini, due dalla Repubblica Ceca, dispiace per l’assenza di Raffaele Romano e Paolo Favero, quest’anno senza il cavallo giusto per tentare l’avventura del Merano.
Partiamo da Richard Chotard, trainer molto preparato non una novità per le piste italiane, allenatore di Calas che in tempi rapidi ha saputo costruirsi un’ottima reputazione, vincendo al suo primo anno nella nuova struttura oltre 500 mila euro di guadagni. Chotard avrà in corsa l’Aqps Embrun D’Oudairies, quello che di fatto è stato il runner up di L’Estran nella passata edizione, un qualitativo figlio di Kapgarde che ha lasciato una traccia molto interessante, unico vero antagonista al campionissimo del portacolori sarentinese nel 2021, tornato in attività con una sola corsa in questa stagione disputando un handicap di livello a Clairefontaine, warm up silenzioso che coincide con la prenotazione di un fantino esperto e in grande forma come Lukas Matusky.
Sarà la prima volta in questo Merano per Pierre Jean Fertilet, giovane e preparato allenatore figlio del grandissimo Yannick già presente negli anni passati a Maia, trainer che nel 2021 ha lasciato l’attività, 2281 vittorie fra piano ed ostacoli fra Cagnes-sur-Mer e Waregem, grazie a cavalli eccezionali come Wutzeline, Stoudoun e Dom Lyphard quest’ultimo che vinse anche un’edizione della Gran Corsa Siepi di Roma. Il team sarà al via con un cavallo di assoluto profilo e molto esperto come Beryl Baie, soggetto di prima categoria a livelli di handicap maggiorati, che annovera piazzamenti in contesti di qualità che gli valgono un 57.5 di valore, un figlio di Crillon in sella al quale salirà l’ottimo Alexis Gautron che non dovrà sbagliare percorso.
Capitolo Macaire. L’ex champion trainer con sede a Royan La Palmyre, quest’anno in grande forma con oltre 150 vittorie in stagione, trenta in più dell’attuale leader Nicolle che vanta però oltre 170 mila euro di montepremi rispetto al rivale, cercherà di ripetere l’impresa realizzata da Le Costaud nel 2018, presentando due buoni cavalli come Rootster e My Way, il primo affidato all’attuale fantino di punta Baptiste Le Clerc, il secondo a Killian Dubourg che ha già sperimentato in più occasioni la pista meranese. Rootster è un nove anni da Saddler Maker reduce da tre vittorie consecutive, due nel 2020 (fra queste il Grand Steeple Chase de Bordeaux) l’ultima al rientro lo scorso 4 Settembre a Pompadour dopo due anni di sosta, segno tangibile di un cavallo prontissimo nel perfetto stile Macaire pronto ad affrontare questo temibile impegno. My Way è un sette anni vincitore in stagione a Dax del locale grande steeple, un cavallo di assoluto profilo che sa disimpegnarsi molto bene anche nel verde, e per questo non meno temibile del suo compagno di viaggio, come dimostrano ampiamente le vittorie nel meeting di Pau 2020 – 21.
Francois Nicolle torna a Merano. Il campione dei formatori francesi sarà al via con Viking De Balme (in sella Alexandre Orain) soggetto che vedemmo all’opera con un ottimo terzo posto nel Merano 2019 vinto da L’Estran, castrone di 13 anni ancora sul pezzo che ha continuato senza troppo brillare la propria carriera affrontando anche il cross country, ultima performance un quinto posto al rientro nel Prix Victor Desbois vinto proprio dal Macaire Rootster.
Ci sarà anche Patrice Quinton, il mago di Waregem che quest’anno proprio in Belgio ha visto concludere la sua incredibile sequela di vittoria nel Grand Steeple Chase des Flandres. Il trainer di La Manche pronto alla grande sfida in riva al Passirio con Premier Vert per i colori prestigiosi della famiglia Papot. Cinque anni da Network è un cavallo in potenziale espansione sulla cui qualità non si discute, 63.5 di valore che in Italia può valere un Gr1, secondo all’ultima grand steeple chase belga da protagonista dopo un buon rientro in una classe due a Dieppe, quinto nel Jean Stern nel 2021 ad Auteuil senza poi figurare nel primo grado del Ferdinand Dufaure. Affidato a Gabriele Agus, che avrà il compito di gestire il castrone nel migliore dei modi un cavallo che si presenta con chance da posto in prima fila.
Infine First Of All per il team Charvat Tuma orfano da Jan Faltejsek, per il quale è stato prenotato un jockey in grandissima forma come Felix De Giles, sei anni da No Risk At All che a quattro anni ha vinto tre prove di gruppo a Maia come Vanoni, Richard e Steeple Chase d’Italia, rientrando proficuamente nel Creme Anglaise proprio alle spalle del campione L’Estran. L’altro rappresentante dell’est sarà King Artur che tenterà da outsider un inserimento dopo aver vinto il cross del Meandri.
(Nella foto in alto L’Estran e Josef Bartos)