L’iter di riforma del settore ippico prosegue nel solco del lavoro iniziato al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali da Giuseppe L’Abbate, ex sottosegretario ed esponente M5S in Commissione Agricoltura alla Camera. Il Governo ha difatti oggi accolto l’impegno previsto da un ordine del giorno, a prima firma del parlamentare 5 Stelle, presentato a Montecitorio nell’ambito della discussione sul Decreto di riordino dei Ministeri. Il provvedimento invita “ad adottare con urgenza ogni utile iniziativa finalizzata alla predisposizione di un progetto di riforma del comparto ippico che vede la separazione tra le attività di allevamento e miglioramento della razza equina”, da lasciare in capo al Mipaaf, “e quelle agonistiche da trasferire, secondo modalità e procedure che ne assicurino l’indipendenza dalle altre discipline, anche in relazione alla propria dotazione finanziaria, a un ente riconosciuto e vigilato dal CONI che ne assicuri l’efficienza e il corretto svolgimento secondo i valori di lealtà e correttezza propri dello spirito sportivo”. “Ringrazio l’Esecutivo Draghi per l’attenzione riservata al comparto ippico – dichiara L’Abbate – La pandemia ha messo in evidenza le già significative criticità, rendendo più urgente l’esigenza di riforma del settore attraverso un progetto credibile di risanamento e di rilancio che veda la separazione tra le attività di promozione dell’allevamento e di valorizzazione delle razze equine e quelle agonistiche legate al cavallo dalla programmazione e organizzazione delle corse fino all’erogazione, in tempi ragionevoli, dei pagamenti spettanti agli operatori, per i quali spesso i premi rappresentano l’unica fonte di reddito. L’ippica necessita di un progetto che metta al centro non soltanto il gioco ma una serie di interventi volti a migliorare la competitività, la legalità e lo spettacolo anche alla luce della necessità di restituire al settore la dignità propria degli atleti e delle competizioni sportive in senso proprio“.”Si tratta di un progetto di riforma – conclude il deputato M5S – non più rinviabile e che potrebbe inserirsi in una più ampia revisione delle competenze dei Ministeri del nostro ordinamento governativo”.
(Nella foto sede Mipaaf)