Inclusive Price è il nome nuovo che emerge da un’edizione molto interessante del Corona Ferrea. A San Siro l’allievo di Gianluca Verricelli per i colori dell’appassionatissimo Pietro di Nola, domina la tradizionale gara riservata agli inediti anziani sulle siepi, precedendo ampiamente Fast Wind e il caldo favorito Balashakh. Un successo di grande sostanza per l’erede da Rip Van Winkle, che sotto la gestione in corsa e la cura maniacale orchestrata al mattino dall’ottimo Alessio Pollioni, coadiuvato da tutto il team meneghino targato Verricelli, ha reso possibile un piccolo sogno il cui punto di partenza ha preso corpo all’inizio della stagione autunnale. Un quattro anni molto sfrontato e dai grandi salti, in possesso di un’azione prepotente e a lunga gittata, doti con le quali ha stroncato sul nascere ogni velleità da parte dei suoi avversari, presentando requisiti da buon saltatore nonostante uno score sulle flat non troppo esaltante. Messo forzatamente da parte durante il periodo freddo, il rappresentante del Signor Di Nola è tornato a saltare in tempi brevissimi antecedenti alla corsa, manifestando un chiaro imprinting alla disciplina e sfoderando una prestazione a caratteri maiuscoli. Alessio Pollioni s’è costruito un percorso gagliardo mantenendosi costante sulla leadership della corsa, senza troppi fronzoli ha messo pressione al front runner Balashakh costringendolo all’errore a metà della breve diagonale, accelerando con tanta energia in corpo in dirittura d’arrivo pronto poi scivolare sicuro verso il traguardo eludendo l’ottima rincorsa di Fast Wind, secondo all’epilogo avanti al favorito di casa Ambruschitz, caduti il ceco Aeneas e Meyandi. Alessio Pollioni ovviamente soddisfatto nel post gara: “Credo sia stata una prestazione molto buona, il cavallo ha saltato bene ed ha mostrato carattere nel costruirsi una corsa quanto mai spavalda. Nella seconda parte della gara siamo andati decisamente più forte e psicologicamente è sempre stato in presa sulla corsa, d’altronde possiede un gran ritmo e sul passo sa mostrare il meglio di stesso. Quando nel finale gli ho chiesto di andare ha risposto ancora bene, una performance che ci lascia ben sperare per il futuro. Stiamo con i piedi per terra ed attendiamo prima di saltare a conclusione affrettate, siamo solo all’inizio vedremo se Milano o Merano saranno i suoi prossimo obiettivi stagionali, il cavallo possiede caratteristiche più incline alla pista milanese ma non è detto che con l’esperienza possa adattarsi anche a Maia.” Fra i tre anni dei Primi Salti affermazione a paletti del sorprendente ceco Mahe King. Davvero notevole la prestazione del rappresentante della Statek Blata Cesky Raj, che Jan Kratochvil ha gestito al minimo dei giri alle spalle del drappello prima di sfoderare un poderoso allungo condito anche da qualche errore sui salti, che gli ha permesso di isolarsi dal favorito Absolute Belter leader indiscusso della corsa ma secondo al traguardo avanti al compagno di allenamento Wachting Spirits. Buon esordio anche per Leonardo Da Vinci, fermati Far Dawn e Pelice, non ha corso Saint Sanka. (Nella foto Inclusive Price e Alessio Pollioni)