ITALIA. Dopo Kandinskiy e Frolon la vittoria con Live Your Life nell’italian champion hurdle. Raffaele Romano a tutto campo si gode il momento di relativo relax, traccia i primi bilanci e svela qualche curiosità sul suo futuro

Raffaele Romano si gode il relativo momento di relax post Merano, scaricata l’adrenalina e la tensione accumulata nei giorni antecedenti al meeting, il player manager bresciano ragiona sul futuro tracciando i primi bilanci di una stagione molto intensa. La vittoria conquistata in sella al fenomenale Live Your Life nella Gran Corsa Siepi, è la sintesi del meraviglioso operato messo in pratica in questa stagione dall’uomo di Bedizzole, capace di mettere nel suo personale tabellino (avrebbe detto così il grande Rino Tommasi, anch’esso amante del nobile sport dei guantoni) un altro record straordinario, ovvero quello di aver eguagliato in numeri le tre perle acquisite nel Gran Premio Merano con Halling Joy e il doppio Sharstar, grazie appunto ai successi ottenuto nell’Italian Champion Hurdle in sella a Live Your Life, Kandinskiy (2011 già secondo l’anno precedente) e con Frolon due anni più tardi. “Sono molto felice per ciò che abbiamo realizzato – dice Romano – non posso nascondere che sia stata una grande emozione, il successo di Live Your Life rappresenta gli sforzi e la grande abnegazione che tutto il team ha profuso per il raggiungimento di tale risultato. E’ stata una stagione quanto mai intensa, lo dicono i numeri che abbiamo espresso fino ad oggi, tante belle vittorie, nuove proposte più o meno interessanti al fine di dare continuità al nostro percorso di crescita. E’ stata la mia terza Gran Corsa Siepi di Merano, una grandissima emozione soprattutto per il nostro proprietario Christian Troger che ha sempre creduto nel cavallo e nel nostro lavoro. Non posso fare un distinguo su quale sia stata la più bella della gran siepi, ognuna di essa ha qualcosa da raccontare, una vittoria non è mai uguale all’altra.” Raffaele aveva annunciato pubblicamente durante la Primavera milanese di voler appendere la sella al chiodo, ma qualche ripensamento sta naturalmente affiorando: “Questa dovrebbe essere la mia ultima stagione da fantino – ha detto Romano – ma nel momento in cui deciderò definitivamente non vorrò avere rimpianti. L’età c’è, ho 45 anni e non posso continuare ancora per molto, sono stato molto fortunato fino ad oggi nonostante numerosi infortuni, guardando avanti chiaro che le cose non migliorino, oltretutto la battaglia con la bilancia si fa sempre più impegnativa. Devo dedicarmi anche alla mia attività di allenatore, sto pensando quindi di appendere la sella al chiodo magari non in maniera definitiva, dedicandomi a qualche corsa di minor profilo stile part time. Adesso siamo concentrati nel chiudere nel migliore dei modi la stagione meranese, poi ci sarà Treviso e Pisa in Inverno, periodo nel quale abbiamo ipotizzato una trasferta francese a Cagnes Sur Mer con Sky Costellation, vedremo più avanti.” Romano chiude la nostra intervista parlando anche di Pardubice e del problema jockey italiani: “Sono stato chiamato per montare il tradizionale Velka, corsa affascinante che in passato ho disputato, ma ho rifiutato per ringraziando Greg Wroblensky e la famiglia Vana per l’interessamento; sui fantini italiani c’è ovviamente un problema, la speranza è che si possano avviare corsi da allievi jockeys per il solo settore degli ostacoli, una gap che nei prossimi anni potrebbe risultare quanto mai pesante. Ringrazio molto i nostri proprietari, fra questi Christian Troger, Elia Tanghetti e tutti gli altri che con grande pazienza investono sui cavalli in ostacoli, pur resistendo ai ritardi nei pagamenti dei premi che a mio avviso sono di una gravità non indifferente.”

(Nella foto Christian Troger e Raffaele Romano)

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