Non passerà di certo alla storia come una delle edizioni migliori sotto il punto di vista numerico e qualitativo, ma allo stato attuale è probabilmente il miglior Merano che poteva essere confezionato. Il Gran Premio resta pur sempre di grandissima tradizione e prestigio, un evento diverso da tutti gli altri del panorama ippico nazionale, e per questo in grado di occupare un posto speciale sia tra gli appassionati e gli addetti ai lavori, un’enciclopedia da sfogliare che a ogni sua lettura offre qualcosa di nuovo. Tutti gli sguardi saranno rivolti verso il campionissimo L’Estran, capace di vincere le ultime due edizioni della classica mitteleuropea in riva al Passirio e pronto ad entrare nella leggenda dei 5000 di Maia, un’impresa non di poco conto che andrebbe a far compagnia alle mostruose galoppate del marziano Or Jack, che vinse per ben tre volte consecutive il Merano 94 -95- 96, e al più datato ma ugualmente magistrale Aegior che seppur in un’epoca diversa riuscì a completare la tripletta nel 55 – 59 – 61. Al fianco del portacolori di Josef Aichner ci sarà l’immenso Notti Magiche, fido compagno di viaggio protagonista anche in questa sua undicesima Primavera grazie ai successi ottenuti nel Pentecoste e Grande Steeple Chase d’Europa, strepitoso figlio del compianto Montjeu giunto probabilmente alla sua ultima fatica prima della meritata pensione. Pepi Vana lancerà dentro la mischia dei dodici partecipanti anche Kapjhar e Il Superstite, Raffaele Romano punterà con forza su Enola Gay, (in pista anche Mensch e Circle Centuria) piaciuto alla sua prima a Merano nel Creme Anglaise un po’ meno nel Mipaaf, portacolori di Christian Troger che sarà della partita anche con la novità Fan D’Apple’s, neo acquisto in tandem con Arcadio Vangelisti che approda a Merano con una buona esperienza sul verde francese e frequentazioni in handicap di prima categoria a Parigi. Una scelta quella di Davide Satalia ben ponderata, inizialmente il trainer italiano aveva pianificato di correre sia con la new entry che con Chestnut Dream, soggetto quest’ultimo che sarà invece direzionato a Compiègne il prossimo martedì per una listed. Dalla Francia approda anche il temibilissimo Guillaume Macaire, che ha scelto l’ottimo sette anni Calotin per puntare alla vittoria nel Merano ottenuta l’ultima volta nel 2018 con Le Costaud. Si tratta di un figlio di Martaline in possesso di un corposo 63 di valore francese, che ha rifinito il proprio fitness con una prudente apparizione in Estate a Clairefontaine, dopo che in Primavera aveva primeggiato nel Grand Steeple Chase di Nancy. Neo acquisto per la formazione di Richard Chotard, allenatore che abbiamo apprezzato in più di un’occasione anche in Italia, Embrun d’Oudairies un sette anni da Kapgarde che ha corso 30 volte in carriera conquistando 4 vittorie, ottimo prospetto affidato ad Alex Pollioni che approda in Francia con legittime pretese dopo il secondo posto ottenuto nel
Prix Claude Gindre – Grand Steeple Chase de Lyon a fine Giugno, e una vittoria a Nimes per larga dimensione nella sua ultima apparizione. Infine Al Bustan e Northerly Wind, i due portacolori cechi che hanno accettato la sfida con giuste e fondate motivazioni. Il primo splendido protagonista del Merano 2017, poi secondo nel 2018 alle spalle del fenomenale Le Costaud, quinto nell’edizione 2019 vinta proprio da L’Estran, approda ai 5000 dopo la vittoria in splendido stile in un risicato Mipaaf; il secondo allievo di Pavel Tuma assai cresciuto in quest’ultime due stagioni, doppio vincitore di Grand Steeple Chase di Milano, secondo di L’Estran nel Merano 2020 e nel Creme Anglaise di quest’anno, (ottima performance quest’ultima) l’unico ad aver avuto un costante contatto diretto proprio il detentore della corsa, dando ogni volta la sensazione di essergli più vicino.
(Nella foto L’Estran)