La generazione dei tre anni continua ad essere alquanto modesta. Di pari passo a quello che sta avvenendo con i cavalli nati del 2019, c’è poco ricambio e di conseguenza ne soffre il programma che non riesce ad offrire corse di entità tecnica apprezzabile spesso condite da uno spettacolo poco edificante. Non è da meno il Premio Adige di questa domenica a Merano, che teoricamente sarebbe il clou della giornata, una condizionata in siepi sulla breve distanza che ha raccolto cinque elementi al via.
Ci saranno da rivedere Cyclone D’Ainay e il polacco Nabil, il primo un figlio di Montmartre caduto in un’edizione disgraziata del Nello Coccia dopo esordio incolore, sfortunato per un arresto di chi lo precedeva quando stava viaggiano molto bene sulla penultima siepe, il secondo è un Lordo Of England molto apprezzato he sarà senz’altro cresciuto dalla sua prima sugli ostacoli. Esordio interessante per Pan De Azucar e Desertissima, ci riprova giustamente Desert Fighter che nel Coccia portò a termine il proprio lavoro senza incertezze.
Si guarda al Nazioni passando anche dall’Anniversario Degli Steeple Chase d’Italia, handicap sul bel percorso in cross country dei 3900 metri, dove White Wood mettendo da parte il proprio carattere cercherà di ribadire la buona prestazione nel ‘Roma’ affrontando due avversari di grande rispetto come Fly Filo Fly e Il Superstite giunti nell’ordine nel Courtier Du Val.
Bello l’handicap per anziani sulle siepi nel ricordo di Alberto Oppo, dove Altus e Skins Rock si troveranno nuovamente a confronto dopo il loro ultimo scontro a Pardubice in prova listed, contro Sky Constellation che torna sugli ostacoli prediletti, Linovsky Natris e Dopo di Me.
(Nella foto Altus)