Treviso manda in scena la prova di maggior appeal della stagione. Sabato si corre l’Amedeo Duca D’Aosta, canonico appuntamento per gli specialisti del cross country, ultimo tassello che chiude il cerchio di un’annata vibrante che ha regalato agli appassionati degli ostacoli misti un gradevole spettacolo. Sette al tape di partenza sull’impegnativa distanza dei 4750 metri per un totale di 28 ostacoli, un test vero nel quale servirà stamina, forza, tecnica ed un pizzico di buona sorte. Molto dipenderà dall’adattabilità al percorso dei concorrenti in gara, alcuni dei quali sono all’esordio assoluto. E’ il caso di Brunch Royal, scelta del team Aichner Vana chiamato a confermare la convincente vittoria di Merano ottenuta a fine Settembre. Vincitore di Raffaele Ammirato e Arma di Cavalleria 2019, il figlio di Sunday Break pare avere tutti i requisiti per puntare alla vittoria, in sella ci sarà Josef Bartos pronto a sfruttare la probabile freschezza atletica del sette anni. A differenza di Brunch Royal, Silver Tango e Tamas potranno far leva sulla maggior esperienza acquisita sul tracciato veneto. Il ‘tango’ di Raffaele Romano ha raggiunto la sua massima espressione vincendo il Nazioni 2019, a Treviso ha vinto in un’occasione correndo anche un paio di edizioni dell’Aosta, vedi il secondo nella stagione 2018 ed il sesto l’anno seguente. Il portacolori di Elia Tanghetti ha rifinito la preparazione in steeple la scorsa settimana, ed in sella salirà il wonder jockey Raffaele Romano. Il polacco Tamas si ripresenta a Treviso con buone velleità: l’allievo di Jana Novakova è giunto quarto al Sant’Artemio nel D’Aosta 2019 vinto da Broughton, ha conquistato una corsa a Brno nel suo penultimo impegno prima di finire non piazzato a Wroclaw. Dalla Repubblica Ceca approda anche Fly Filo Fly per Josef Vana Sr e i colori di Mario Montanari, un cavallo buono per tutte le occasioni frenato spesso dal proprio aspetto caratteriale, al quale manca quel quid per trovare una vittoria a certi livelli che sarebbe del tutto meritata. Paolo Favero rilancia le ambizioni del suo Burrows Lane, globetrotter che a Treviso non ha mai brillato particolarmente, può crescere Personal Coach, più difficile collocare la novità polacca Felix per il training di Kazimierz Rogowsky, un figlio di Belenus piaciuto all’ultimo impegno sui 4400 metri. Nell’ascendente sulle siepi posto in apertura di programma, Volcancito potrebbe far valere le recenti migliori frequentazioni, ribadendo l’ottima prova fornita nel milanese Celeste Citterio. Romano rilancia Ventotene (top weight) e Airvi entrambi da attendere in progresso, quindi l’Aichner Colpo Di Stato che ancora non ha mostrato quanto possa valere veramente. Il polacco Hades temibile se nel suo miglior standard, il duo Favero Hammerstein – Gerry’s Way e l’ospite Gratsyia nel ruolo di potenziali sorprese. Bella la condizionata sullo steeple chase dell’Isitituto Nastro Azzurro riservata agli anziani, nove al via con la presenza del vincitore della scorsa edizione Chicago, veterano di grande classe che a undici anni sarà chiamato a ribadire il proprio target dopo due performance oggettivamente impegnative causa situazione ponderale. Forma degli avversari alquanto nebulosa, attenzione però a Quick Davier in grado di mettere tutti d’accordo dovesse fare percorso senza errori. Il polacco Neapol non è dispiaciuto a Wroclaw, Linovsky non ha carta recente ma sullo standard meranese del 2019 merita molta attenzione; Rubens ha vinto all’ultimo impegno ma dovrà sopperire a situazione ponderale molto severa, quindi l’importato Lovato per Paolo Favero, il vecchio Big Mago, il ceco Segreton e l’ex francese Meisho Kongoh.
(Nella foto Brunch Royal)