A Pisa sventola il giallo nero di Josef Aichner. Nel primo giorno delle pattern riservate ai saltatori, il team ceco altoatesino ha sparecchiato la tavola riportando tutte e tre le gare del pomeriggio. Nella Gran Siepi di Pisa giunta quest’anno alla 36 esima edizione, l’importato Beau Sanois ha confermato il valore espresso in Francia compiendo un percorso senza distrazioni, imponendo ai suoi avversari imparabile allungo ai 200 finali con il quale ha messo la parola fine alla contesa. Gestito perfettamente lungo il percorso dall’ottimo Jan Kratochvil, l’allievo di Pepi Vana è andato in caccia del leader Leonardo Da Vinci in dirittura d’arrivo, affiancandolo ai 350 finali disponendone con un solo parziale manifestando chiara superiorità, lasciando il grigio di casa Troger a lottare per la miglior piazza, difesa a denti stretti dall’arrivo della compagna del vincitore Santa Klara e dal fucsia di casa Favero Chaparral Prince. Una vittoria ineccepibile per l’erede da Sanois, un ex Bressou di pregevole fattura caduto malamente all’esordio italiano sullo steeple, soggetto che andrà monitorato con attenzione nel prossimo futuro. Piccolo passo avanti per Leonardo da Vinci apparso meno ardente rispetto alla gara di rientro, in sella al quale Raffaele Romano si è giocato al meglio le proprie chance senza badare a spese, dopo una prima parte molto tranquilla che gli è servita per coordinare le manovre al figlio di Style Vendome. Non un passo indietro di Santa Klara, capace ancora di fare l’arrivo frenata probabilmente dal fondo meno scorrevole, bene anche l’enigmatico Chaparral Prince, ex Henderson sul quale Paolo Favero sta cercando la giusta collocazione. Tenace e convincente percorso da front runner per il vincitore della Corsa Siepi dei 4 anni Kolsche Jung. La buona impressione destata all’ultimo impegno contro il ceco First Of All nel Nardini si è rivelata centrata. Nella volata per la vittoria contro il ritrovato L’Imperdibile, l’allievo di Pepi Vana apparso distratto per un attimo dalla presenza al suo fianco dell’attaccante di Christian Troger, ha trovato la qualità e la giusta concentrazione per risolvere la gara in suo favore, rientrando completamente all’avversario nel tratto ultimo. Bella vittoria anche di Ole Caballero (doppio Bartos) sullo steeple in apertura di programma. Splendido il recupero finale del figlio di Sholokhov apparso quasi distratto nella prima parte di gara, causa probabilmente il percorso non troppo idoneo alle sue caratteristiche, ma capace di snocciolare progressione finale potente con la quale ha battuto l’outsider West Coast Time ben disposto al terreno pesante e il favorito Mensch.
(Nella foto Kolsche Jung e Josef Bartos)