L’immagine di Paul Townend che accompagna in pista Faugheen ha lasciato senza dubbio un gran velo di tristezza. L’adrenalina che usciva dai pori dai numerosi appassionati accorsi a Leopardstown per rivedere all’opera il campione della famiglia Ricci è svanita in tempo di poco, quando il suo jockey ha saggiamente capito che non ci sarebbe stato nulla da fare. Un primo segnale era arrivato dopo la fase iniziale della corsa, quando David Mullins in sella al compagno di allenamento Cilaos Emery ha capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto, ritmo non idoneo alla categoria e poca brillantezza da parte del sauro, incapace poi di tornare sotto nel momento topico della corsa. E’ senza dubbio una cartolina molto scura quella che arriva dalla Ryanair Hurdle, un campione dal grande cuore che esce comunque a testa alta per quanto espresso in questi anni, un cuore immenso che gli ha permesso di uscire da un vero e proprio viaggio all’inferno, una stagione e mezzo passata a lavorare duro per tornare alle corse fino alla vittoria nel tanto atteso rientro, poi l’epilogo amaro di questo pomeriggio a Leopardstown. Gli stewards hanno naturalmente richiesto una visita completa al cavallo con relativi prelievi del sangue nel post gara, il veterinario non ha segnalato nulla di anomalo e nei prossimi giorni si dovrebbe sapere qualcosa in più sullo stato di salute del figlio di Germany. La vittoria è andata a Mick Jazz, un ex allievo di Harry Fry allenato da Gordon Elliott acquistato per andare a correre in America, ma che dopo qualche problema è stato lasciato saggiamente a saltare con risultati tutt’altro che disprezzabili. Battuto Cilaos Eemery al termine di un finale bellissimo fra Davy Russel e David Mullins. Elliott protagonista anche nel precedente gruppo uno grazie a Shattered Love per Giggistown, ha detto nel dopo corsa: “Faugheen sembrava certo poter vincere questa corsa, ma purtroppo non esiste certezze nelle corse dei cavalli, mi auguro soltanto stia bene. Era il giorno di Mick Jazz. Siamo andati a Cheltenham l’anno scorso e George Mahoney, che possiede una mezza azione con me, è volato con tutta la sua famiglia per l’ostacolo della contea l’anno scorso ed è stato zoppo la mattina della gara. Oggi era il suo giorno al sole, il piano era di andare in America ma adesso in ostacoli ci divertiremo un po’. George è un grande proprietario in America, è un brav’uomo e ha un paio di cavalli con me, è bello ripagarlo. L’abbiamo comprato da una vendita di dispersione a Doncaster, l’ho comprato con l’intenzione di andare in Usa ma abbiamo avuto qualche piccolo problema, naturalmente sono contento che non sia andato via. Dovrà entrare nella Champion Hurdle perché è quanto mai scontata questa cosa e non sai mai cosa può succedere. Non c’era nessuna per poterlo farlo correre e questa era l’unica prova in cui avremmo potuto vederlo con il pensiero di andare a premio. Se queste gare non le corri non puoi vincerle, oggi era la nostra giornata e siamo felici, Mick è un buon cavallo.” (Nella foto Mick Jazz a sinistra all’ultimo ostacolo contro Cilaos Emery)