Ruby Walsh ha preso tutti in contropiede annunciando a sorpresa il ritiro dal mondo delle corse. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno dopo aver vinto in sella a Kemboy la sua sesta Punchestown Gold Cup Chase. Regalando la vittoria numero 200 in stagione al suo mentore Willie Mullins, il jockey di Kill ha dichiarato: “Ecco fatto. Quando esci vincitore da Punchestown puoi anche chiudere la tua carriera, adesso è tutto finito non mi vedrete mai più a cavallo.” Una perdita importante dopo l’addio alle corse del campionissimo Ap McCoy, due leggende del panorama National Hunt anglo irlandese. Walsh 39 anni, il secondogenito e il figlio maggiore dell’allenatore ed ex champion jockey Ted Walsh e sua moglie Helen, è stato in gran parte associato ai cavalli di Willie Mullins e Paul Nicholls, e per tutta la sua carriera ed è stato sotto i riflettori della gloria per più di due decadi dalla sua prima vittoria conquistata nel luglio 1995. Walsh ha aggiunto: “Niente dura per sempre, ho iniziato da bambino ed ho sempre voluto fare questa professione, ho avuto una grande carriera ed è incredibile aver ottenuto tutti questi grandi successi, chiudo la mia vita da professionista vincendo a casa, non poteva esserci migliore conclusione con il successo di Punchestown. Sono stato così fortunato fin dal primo giorno a cavalcare così tanti cavalli incredibili, non avrei mai immaginato che avrei potuto montare questi atleti incredibili. Nessun fantino è buono senza i cavalli buoni, i cavalli sono una parte enorme di tutto ciò fin dall’inzio di una carriera, Imperial Call qui 20 anni fa ad Alexander Banquet, Kauto Star, Big Buck’s Master Minded, Denman, Hurricane Fly, Quevega , Annie Power, Kemboy, Un De Sceaux, li chiami tu! Nella vita ho guidato tutti i migliori. Ognuno si prende la sua giusta quota di infortuni e probabilmente ho ottenuto una percentuale in più rispetto alla norma, qualcuno deve avere una media elevata per i ragazzi della fascia bassa e probabilmente ero all’estremità superiore di quello. Per me, come ho sempre pensato da bambino, tutto volgeva verso il grande giorno del National, suppongo che se Rathvinden avesse vinto il Grand National mi sarei probabilmente arreso, non cera niente più grande di quella vittoria. Questo non è accaduto, ma dopo aver parlato con Gillian (moglie) a riguardo un bel po ‘di tempo fa arriva un momento in cui vuoi solo fare qualcos’altro. Sono stato un fanatico di salto da 24 anni, ho quasi 40 anni e ho pensato di voler fare qualcos’altro per i prossimi 24 25 anni. Sono abbastanza fortunato da avere ottimi contatti e sponsor in RacingTV, Irish Examiner e Paddy Power. Invece di essere parte della mia vita, ora saranno la mia vita. i cavalli faranno sempre parte della mia vita, amo lavorare per Willie e continuerò a farlo. Non credo che mi mancherà il riding, quando mi sono rotto una gamba da Al Boum Photo a Cheltenham l’anno scorso i pensieri di fare altri 4 mesi di riabilitazione hanno pesato molto. Sarò onesto, senza l’aiuto di Enda King in Santry, non avrei nemmeno avuto gli ultimi 3 anni dalla mia carriera. Guardo Richard Johnson in tutta la stanza del peso e mi meraviglio di lui. Come alla sua età ha un tale impegno e una spinta a fare quello che fa, per me è incredibile. Non puoi entrare nella mente di un cavallo e pensare che puoi dominarlo o controllarlo, non puoi. Non puoi entrare nella sua mente o dominarla, devi cercare di guidarla e sperare che vada tutto bene. Nessun fantino è buono senza i buoni cavalli e ho guidato tutte le stelle migliori.” In totale, Walsh ha vinto 2.756 gare fra l’Irlanda e la Gran Bretagna, che lo classificano al terzo posto tra Sir Anthony McCoy e Richard Johnson tra i fantini da ostacoli più vincenti di tutti i tempi. La sua vittoria più ricca è arrivata in Giappone, nel Nakayama Grand Jump 2013 su Blackstairmountain, e ha anche vinto anche la Champion Hurdle francese due volte in sella Thousand Stars. Walsh ha vinto anche il Grand National australiano in sella a Bashboy. La sua carriera include anche un record di cinque affermazioni alla King George VI Chase su Kauto Star, leggendarie anche le imprese su Big Buck’s e Hurricane Fly con sedici vittorie di gruppo uno.
(Nella foto Ruby Walsh con la Gold Cup vinta in sella a Kemboy. PHoto Pa Racing)