La danza del Sole della Pasqua, le uova colorate e le corse a Fairyhouse. Come nella migliore delle tradizioni e delle usanze nell’isola verde, si è consumato il primo atto dell’Irish Grand National Meeting. Il popolo irlandese non ha mancato di far sentire il proprio calore, tanto che gli spalti sono andati sold out ancor prima dell’inizio del convegno. Una giornata molto ricca e di alto profilo tecnico nella quale si correvano due gare di primo grado. Grande attesa nel rivedere all’opera Yorkhill nella Ryanair Gold Cup Novice Chase, l’allievo di Willie Mullins splendido protagonista nell’ultima edizione della JLT di Cheltenham, eletto come serio candidato alla prossima Gold Cup 2018 in programma a Prestbury Park. Il rappresentante di Andrea e Graham Wylie è riuscito nell’impresa di perdere una corsa praticamente vinta, regalando il successo al suo diretto avversario Road To Respect. Il figlio di Presenting manifestava un atteggiamento ben diverso rispetto a quanto espresso nelle precedenti apparizioni, condizionato dal ritmo blando imposto nella prima parte di gara dal suo runner up, Ruby Walsh vista l’insofferenza nel restare coperto decideva saggiamente di costruirsi la corsa in avanti, palesando però salti irregolari verso sinistra ad ogni ricezione. L’andamento si è ripetuto fino alla finale, quando in apparente controllo sulla corsa ha scavalcato l’ultima recinzione da puledro rischiando di scodellare a terra il champion jockey e consentendo allo stesso Road To Respect di prendere ancora ossigeno in vista del tratto finale. L’allievo di Noel Meade aveva il merito di crederci e di non sbagliare nulla, Yorkhill dopo aver quasi fermato tornava proponendosi in modo violento al suo esterno, scavalcando l’avversario a traguardo ormai superato. Interessante anche la Mares Championsh Final Hurdle di gruppo uno, in pista le femmine sui 4000 metri con il tridente presentato da Willie Mullins capeggiato dalla stimata Let’s Dance. La Poliglote vincitrice della Trull House a Cheltenham e reduce da cinque vittorie consecutive, veniva stampata dalla compagna di allenamento Augusta Kate al termine di una gara tatticamente ben delineata. Bravissimo il giovane David Mullins a dare le giuste coordinate alla figlia di Yeats, sempre in attesa a fari spenti in coda al drappello, curando con particolare attenzione le manovre della portacolori di Rich Ricci. Esaurito il compito della pacemaker Airlie Beach, Augusta Kate si nascondeva alle spalle della favorita che ai 400 metteva in campo tutta la sua proverbiale punta di velocità, fulminata però dalla fiondata della portacolori della Masters Syndacate nonostante un clamoroso errore alla finale. Splendida la vincitrice, quest’oggi impiegata senza tappi alle orecchie, fallosa a Cheltenham e caduta alla siepe finale a Naas nelle Lawlor’s Hotel, ha saputo prendersi con gli interessi una meritata rivincita. (Nella foto Augusta Kate in casacca verde e Let’s Dance. F.The Sun)