INGHILTERRA. Sosta prolungata fino a Maggio inoltrato, ma la BHA sta lavorando alacremente con il governo per riaprire entro Giugno a porte chiuse

Sospesa l’attività Nationan Hunt con ripresa al primo Luglio, la British Horseracing Authority ha comunicato che lo stop alle corse fino al 30 Aprile, sarà prolungato anche al mese di Maggio inoltrato con data da destinarsi. Navigare a vista in pratica, e capire come si evolverà la pandemia al fine di riprendere in parziale sicurezza l’attività. Il piano è quello che losport sia pronto per riprendere il prima possibile con il supporto del governo. “Il BHA ha lavorato con allenatori, ippodromi e altri partecipanti per sviluppare un piano graduale per la ripresa che consentirà allo sport di tornare alla sua normale lista di incontri più avanti nel corso dell’anno. Restiamo in costante contatto con il governo e siamo pronti a rispondere rapidamente ad ogni quesito. I nostri piani sono volti a consentire una ripresa per Maggio, se possibile. Partiamo dal presupposto che tutto ciò si svolgerebbe a porte chiuse, in un momento in cui la sicurezza dei partecipanti può essere garantita e la pressione sul servizio sanitario lo consenta. Saranno messe in atto misure severe di biosicurezza per ridurre al minimo i rischi.” Il BHA sta anche anticipando le restrizioni sulle riunioni di massa, e quindi non sarà possibile correre con il pubblico fino a Giugno, e tal proposito è stato detto: “Quando ci sarà maggiore chiarezza sulla durata per cui si applicheranno le restrizioni sul pubblico il BHA lo comunicherà allo sport, ai clienti e a tutti i supporter.” L’amministratore delegato della BHA Nick Rust ritiene che sia la linea di condotta corretta per prolungare la sospensione fino a quando la sicurezza dei partecipanti non sarà garantita. Ha detto: “Abbiamo smesso di correre a Marzo per proteggere la salute e la sicurezza del pubblico e limitare le richieste al servizio sanitario nazionale. È giusto continuare questa sospensione fino a quando la pressione sul servizio sanitario nazionale non consentirà una ripresa al fine di garantire la sicurezza di coloro che vi prendono parte. Siamo in contatto con il governo, come parte del nostro sviluppo di un piano responsabile e coordinato per il ritorno dello sport quando sarà opportuno farlo. Continueremo a sviluppare una gamma di opzioni attingendo all’esperienza dei nostri partecipanti e degli ippodromi, ma per ora, siamo tutti concentrati sul sostegno allo sforzo nazionale, sul mantenimento delle restrizioni sul distanziamento sociale e sulla cura della nostra gente e dei nostri cavalli.” Tutto molto chiaro, l’Inghilterra è la culla di questo sport, scontato che lo si guardi con la dovuta attenzione e rispetto, ma la domanda nasce spontanea: possibile che gli altri paesi molto più indietro di noi nella curva del contagio, siano già pronti alla fase due con la conseguente riapertura di diverse attività sportive e non, mentre in Italia sembra che non ci sia una via d’uscita? Ingenui gli altri, o solita Italia…?

(Nella foto il tondino di Newmarket)

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