Ha deciso di ritirarsi suo malgrado, a causa delle poche richieste ricevute da parte di allenatori e proprietari, diffidenti nell’impiegare l’uomo che è stato ribattezzato ‘The miracle man’. La storia di Brian Toomey è balzata alla cronache mondiali dopo essersi reso protagonista di un recupero che sa del miracoloso. Caduto a Perth in sella a Solway Dandy il 4 Luglio del 2013, i medici avevano dato a Toomey il 3% di possibilità di restare in vita, e nella migliore delle ipotesi Brian non sarebbe stato in grado ne di camminare e ne di parlare. Sette secondi con il cuore fermo, 157 giorni degli ultimi 738 sono stati un vero e proprio buco nero nell’esistenza di Toomey, fino all’incredibile ritorno in sella dopo aver superato tutti gli esami per la nuova concessione della licenza. Una storia pazzesca il cui esito positivo ha messo in imbarazzo anche la scienza, per Toomey è stato più semplice morire che restare in vita. Adesso il 27 enne sarà costretto a lasciare, causa la poca richiesta da parte di allenatori e proprietari, palesemente diffidenti nell’impiegare il bravo professionista. Toomey ha detto: “Ho avuto poche monte, quindi non è stato difficile prendere questa decisione. Volevo soltanto la possibilità di dimostrare che ero ancora capace a fare questo mestiere. Ho messo tanto impegno nel tornare ma a causa delle lesioni subite, quella barriera che si era creata fra me e i proprietari ed allenatori, di fatto non è stata mai scavalcata. Alla fine mi sono messo l’animo in pace, ho lavorato tanto per tornare ma se questo è il destino lo accetto e mi concentrerò in una nuova professioni, rimanendo naturalmente nel mondo delle corse.” (Nella foto Brian Toomey)