INGHILTERRA. Le corse nel Regno Unito continueranno. Nonostante l’annuncio di un secondo lockdown nazionale da parte del Primo Ministro Boris Johnson, è stata premiata la professionalità messa in atto dagli ippodromi, ma chiuderanno ben 5681 punti gioco, principale fonte di finanziamento

Ieri sera il primo ministro Boris Johnson ha comunicato un secondo lockdown nazionale per l’Inghilterra. Da giovedì fino al 2 dicembre saranno chiusi tutti i negozi di scommesse, ma le corse fortunatamente potranno continuare. La BHA ha rilasciato una dichiarazione sull’annuncio: “L’industria delle corse ippiche ha lavorato duramente per mantenere la sicurezza dei nostri partecipanti e delle comunità in cui viviamo e lavoriamo. Abbiamo fatto tutto il possibile per fare la nostra parte e continueremo su questa strada nonostante le nuove restrizioni.” Il segretario di stato per il digitale, la cultura, i media e lo sport Oliver Dowden, ha detto stasera che lo sport d’élite giocato a porte chiuse potrà continuare. L’ippica è inclusa in quella categoria, fondamentale per il nostro settore.

BHA COMUNICATO

“La decisione del governo, crediamo, riconosce la professionalità mostrata dal nostro popolo e la necessità vitale di proteggere i posti di lavoro. Questa è una buona notizia per le decine di migliaia di persone i cui mezzi di sussistenza dipendono dalla nostra industria. Ora, più che mai, riconosciamo la necessità di agire in modo responsabile e continuare a correre in sicurezza nelle difficili settimane a venire, il nostro sport farà del suo meglio per sollevare il morale della nazione. Abbiamo esposto al governo nelle ultime settimane il pericoloso futuro che affrontiamo senza spettatori autorizzati e la chiusura dei punti di scommessa. La decisione di oggi non cambia il fatto che le corse necessitano di urgenti aiuti finanziari e riforme di finanziamento per proteggere i posti di lavoro e il futuro della nostra industria di livello mondiale.” Sebbene lo sport possa continuare, gli verranno negati i principali diritti dei media derivanti dalla chiusura di 5.681 negozi di scommesse in Inghilterra e il reddito derivante dal prelievo, la sua principale fonte di finanziamento, subirà un duro colpo. In una giornata di prima classe per le corse in Gran Bretagna e Irlanda, tutti coloro che si guadagnano da vivere dallo sport avevano un orecchio sintonizzato sulle notizie che filtravano da Westminster e c’era un’attesa ansiosa mentre lo sport era lasciato a preoccuparsi se fosse potrebbe continuare.

(Nella foto Boris Johnson)

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