L’emozioni corrono veloci sul prato di verde di Prestbury Park. La prima a Cheltenham è stata un plot meraviglioso di forti emozioni come esige la migliore tradizione. La Champion Hurdle orfana dei campioni allenati da Willie Mullins Faugheen e Annie Power, ha offerto una spettacolo bellissimo e l’equilibrio che aveva prevalso fino alla vigilia è stato rotto da un cavallo straordinario come Buveur D’Air, la cui potenza è esplosa nel momento più importante della stagione. Concedeteci un abbraccio allo sfortunato Barry Geraghty, che incidentato dopo la caduta a Kempton Park che non gli ha permesso di prendere parte a questo festival, avrà sofferto ma al tempo stesso esultato per la vittoria del figlio di Crillon con il quale aveva preparato questa corsa a Sandown Park. E’ la Champion Hurdle che ha messo in vetrina la sesta vittoria in questa stupefacente gara di John McManus e Nicky Henderson, un doppio festeggiamento considerando il secondo posto del sempre verde dieci anni My Tent On Yours, abbonato al secondo gradino della corsa dopo i piazzamenti alle spalle di Jezky ed Annie Power. Per il jockey Noel Fehily un meritato traguardo che conferma l’ottimo momento di forma della frusta irlandese, professionista di grande esperienza che già nel 2012 in sella a Rock On Ruby aveva vinto la Champion. I colori irlandesi hanno di fatto conquistato i primi quattro posti della corsa, con lo splendido Petit Mouchoir terzo e Footpad quarto, avanti all’inglese di Nigel Twiston Davies, The New One. Bocciato senza dubbio l’atteso Yanworth, la potenziale pedina di primaria importanza per McManus che invece non ha saputo rendersi mai un fattore della corsa. Già in apnea all’inizio della discesa finale nelle mani dell’incolpevole Mark Walsh, l’allievo di Alan King chiudeva al settimo posto alle spalle di Sceau Royal ad ampio distacco dal vincitore. Esce a testa alta anche il Giggistown Petit Mouchoir, capace di rendere sempre viva la corsa proponendosi come il vero contendente di Buveur D’Air ad inizio dirittura. Nicky Henderson come sempre commosso e felice nel dopo gara dichiarava: “Il cavallo aveva battuto sullo steeple un ottimo soggetto come Cloudy Dream ed era terzo di Altior nelle scorse Supreme. Stava crescendo moltissimo ed ho incominciato a pormi la domanda se continuare come chaser o riportarlo in siepi. E’ stata la cosa giusta e tutto è andato benissimo e Noel lo ha gestito perfettamente. Sono felicissimo per il vecchio My Tent On Yours al suo secondo posto in una corsa del genere, cosa altro possiamo dire di lui?” Sull’ultimo ostacolo delle Mares Hurdle c’è tutta la sostanza di una corsa fantastica. Apple’s Jade è davanti dopo tre quarti di percorso e prima della dirittura la coppia di Rich Ricci Vroum Vroum Mag (campionessa in carica) e l’attesa Limini affidata a Ruby Walsh, creava una morsa alla Giggistown che sembrava stroncare ogni velleità della super vincitrice delle ultime Juvenile. L’allieva di Gordon Elliott si rendeva però protagonista di una flat finale di raro coraggio, riuscendo a ripartire e sovvertire un risultato che sembrava ad un certo punto quanto mai scontato. E’ la vittoria di Gordon Elliott contro Willie Mullins, che ha visto conclusa la propria egemonia che durava ormai da otto edizioni in questa corsa per le femmine. Apple’s Jade ha dimostrato che Cheltenham è perfettamente confacente alle attitudini della pupilla di Giggistown, a sinistra gira che è una meraviglia e nel momento più importante della stagione ha mostrato tutti i suoi requisiti di cavalla classica. Elliott era apparso fiducioso nonostante la sconfitta subita nelle Quevega Hurdle a Punchestown contro la stessa Limini ed oggi può gustarsi una rivincita corposa e quanto mai meritata. E’ il successo che premia anche l’ottimo Bryan Cooper che protagonista al negativo di un anno solare farcito da infortuni, ha finalmente ritrovato il sorriso nel giorno più bello. Con la vittoria nelle Arkle, Altior ha probabilmente chiuso la propria stagione, come ha sottolineato nel dopo gara Nicky Henderson. Una valutazione ponderata e forse maturata dopo la prova non così convincente da parte del figlio di High Chaparral, dove il novizio ha avuto il merito di rimanere in piedi cosa che invece non ha fatto il suo rivale dichiarato Charbel, allungando progressivo nel finale e staccandosi in totale controllo della corsa. David Bass interprete di Charbel, ha commentato nel post gara che avrebbe vinto se non fosse caduto, lo stesso ha detto Nico de Boinville nonostante la caduta del rivale, dichiarazioni che hanno tanto il sapore di una rivincita seppur non immediata. La giornata di Cheltenham si era aperta nel segno di Gordon Elliott e del giovane Jack Kennedy, 18 anni ancora da compiere e alla sua prima vittoria classica a Cheltenham dopo l’esperienza della corsa stagione. Labaik a 25 contro 1 questa volta decideva di non rifiutare la partenza, l’aria di Prestbury Park evidentemente gli andava a buon genio, male per l’atteso Melon battuto dal compagno di viaggio irlandese secondo avanti a River Wylde. Classifica allenatori dopo la prima giornata: Gordon Elliott 3, Nicky Henderson 2, David Pipe, Alan Fleming 1. Fantini: Jack Kennedy, Noel Fehily, Denis O’Regan, Tom Scudamore, Nico de Boinville, Bryan Cooper 1. (Nella foto Buveur D’Air e Noel Fehily Foto BBC)