INGHILTERRA. Freddie Gingell vince a 18 anni il suo primo Gr1 della carriera a Cheltenham. Il nipote dell’allenatore vincitore di Gold Cup Colin Tizzard, meglio di McCoy, Walsh e Geraghty

Freddie Gingell è senza alcun dubbio il nome emergente nel panorama degli ostacoli inglesi. Il suo nome è venuto alla ribalta nella giornata del Festival Trials Day a Cheltenham lo scorso sabato, quando ha riportato il suo primo Gr1 uno della carriera in sella ad Elixir de Nutz nel Clarence House di Gr1, battendo al termine di un finale palpitante il grande favorito della corsa Jonbon. Nato a Mere, un piccolissimo paese del Wiltishire, Gingell ha vinto la sua prima corsa a Wincanton nella stagione 2021 – 2022 alla giovane età di 16 anni, dopo che sua madre (figlia del trainer Colin Tizzard) era scomparsa quando Freddie aveva 14 anni, convinta con il supporto del padre nell’assecondare il figlio verso la carriera da jockey professionista. Partito come dilettante, Freddie grazie al supporto di suo nonno Colin Tizzard, allenatore vincitore di Gold Cup a Cheltenham e suo zio Joe (ex fantino, adesso allenatore) ha vinto due corse nel 21 – 22, arrivando poi ad undici successi nella stagione successiva. Quest’anno Gingell ha superato il suo record arrivando a 12 successi, mettendo nella propria bacheca un titolo di Gr1 nel tempio degli ostacoli di Cheltenham, risultato straordinario se consideriamo che per molti fantini esperti, si tratta di un risultato quasi impossibile da raggiungere nel corso della propria carriera. Probabilmente l’Inghilterra ha trovato in Freddie Gingell una futura promessa degli ostacoli, la vittoria nel Clarence House trattasi di un vero e proprio record, considerando che i suoi più illustri predecessori come il leggendario Tony McCoy, Ruby walsh e Barry Gerarghty, avevano preso il segno del grade one un anni più tardi. Il nonno Joe Tizzard ha sempre creduto in lui, tanto che dopo la sua prima vittoria a Wincanton aveva dichiarato: “Cavalca bene per essere un ragazzo piccolo, è bravo su ogni recinzione. Se lo vuole, ha una buona opportunità per diventare un fantino e penso che sia abbastanza bravo per farlo. Sono convinto che abbia un grande futuro pur essendo di parte.”

Prima della gara di Cheltenham, orgoglioso proprietario di una VW Golf ma, poiché deve tenere d’occhio il suo peso, la sua prima visita non è stata al drive-Thru di McDonald’s con i suoi amici, Gingel aveva detto: “So che è quello che fanno molte persone, ma in ogni caso non sono mai stato un tipo da fast food! Il giorno in cui ho superato il test, la prima cosa che ho fatto è stata andare a prendere il mio amico e siamo andati a giocare una partita a golf. Quando sono libero dalla gare, vado a montare per il mio capo Paul Nicholls, alla fattoria nel Dorset da mio padre. È stato un mese tranquillo per me, non ci sono state molte gare, sono uscito quasi tutti i giorni e sono tornato alla fattoria ad aiutare il mio vecchio. Siamo solo io e papà e abbiamo circa 300 acri, mi piace essere presente. Abbiamo una mandria di bovini da carne: quando ero più giovane mettevo la gamba su di loro e sulle pecore. Adoro lavorare con gli animali, siano essi animali da fattoria o cavalli, non avrei mai potuto essere il tipo che lavora in un ufficio.” Straordinario Freddie Gingell che è riuscito in un’impresa memorabile lo scorso sabato a Cheltenham, grazie anche a quel magnifico proprietario come il 93 enne Terry Warner, meglio conosciuto per possedere l’eroe del Champion Hurdle Rooster Booster, che vinse nel 2003 a Cheltenham sotto la formazione del veterano Philip Hobbs e la monta dell’ex jockey Richard Johnson.

(Nella foto Freddie Gingell ed Elixir de Nutz -Photo by Steven Cargill)

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