La vittoria di Raffaele Romano a Pardubice nel giorno più importante della stagione in Repubblica Ceca, ha confermato il suo ottimo momento di forma. Ad un inizio prudente, umile e legittimamente di basso profilo, consapevole delle difficoltà al quale sarebbe andato incontro, Raffaele è stato protagonista di un’esaltante crescita rossiniana nella stagione meranese appena trascorsa, che di fatto ha evidenziato i meriti di un grande professionista, capace di mettere a frutto nella non facile pratica degli ostacoli, tutta la sua notevole esperienza acquisita durante il corso della propria carriera da jockey. Il bresciano è tornato a vincere anche in sella oltre che da proprietario ed allenatore, con la perla di Pardubice ottenuta domenica scorsa, una vittoria che ribadisce le qualità di un fantino che nel corso del tempo, avrebbe meritato una parentesi al di là della Manica contro i mostri sacri della National Hunt inglese irlandese. Raffaele racconta la sua giornata in Repubblica Ceca: “E’ stata una giornata memorabile. C’erano circa 35000 persone all’interno dell’impianto, un evento fantastico allietato da presenze importanti del settore, fra i quali Lanfranco Dettori che ha tenuto fede al suo ruolo di guest star. Vincere fa sempre molto piacere – continua Romano – sono soddisfatto per quanto ottenuto quest’anno e spero che tutto ciò possa continuare anche in questa stagione. La vittoria di Pardubice rappresenta una ciliegina sulla torta, il coronamento di una bella stagione che dopo una partenza ovviamente a fari spenti, ci ha dato grande soddisfazione sotto ogni angolatura. Abbiamo vinto in ogni specialità, i nostri cavalli stanno crescendo e guardiamo al futuro con grande entusiasmo, consapevoli degli imprevisti che questo lavoro comporta. Milano, Grosseto e poi Pisa, dove mi trasferirò per la stagione invernale, saranno le prossime tappe – conclude Raffaele – il nostro settore è vivo e può dare ancora molto a livello nazionale, come dimostrano i recenti numeri meranesi. I tagli ai convegni rappresentano un vero e proprio disastro, un conto è togliere una e due corse, l’altra sono interi convegni, considerando il numero ridotto che compone il programma ostacolistico.” (Nella foto Romano nella vittoria di Pardubice)