Parigi si prepara alla grande kermesse ostacolistica di questo fine settimana che proporrà sei pattern di cui ben quattro di Gr1. Nel primo atto andrà in scena il Grand Prix D’Automne, prova sulle siepi riservata agli anziani sulla distanza dei 4800 metri, una versione tutta casalinga con dotazione da 390 mila euro che avrà un campo partenti di sette unità. La grande stella sarà il fenomenale Theleme, straordinario erede da Sidestep che in carriera ha ottenuto dieci vittorie e otto piazzamenti in diciotto uscite. Una vera e propria macchina da ostacoli che Arnaud Chaillé Chaillé ha forgiato in maniera splendida per i colori della Jdg Bloodstock, vincitore quest’anno della Grand Course de Haies de Auteuil, rientrato con uno squillante successo nel Carmarthen e pronto quindi a difendere il titolo dell’Automne conquistato nella passata stagione. La giornata proporrà anche l’interessante confronto fra le giovanissime femmine del Bournosienne, (Gr2) in ricordo di Magalent Bryant (183 mila euro la dotazione) e il tradizionale Prix Congress, steeple chase sempre riservato ai giovanissimi da 225 mila euro.
Grande appuntamento alla domenica con La Haye Jousselin, la versione autunnale del Grand Steeple Chase de Paris (580 mila euro) sulla distanza molto selettiva dei 5500 metri, oltre al Prix Cambacérès (gran siepi per i tre anni) e Maurice Gillois il grande steeple per i quattro anni. Non ci sono ospiti d’oltremanica per La Haye Jousselin, corsa con un parterre de roi di tutto rispetto seppur senza il vincitore del Paris Rosario Baron e quello del Heros XII Incollable, corsa dalla quale approda il validissimo Gran Diose per Louisa Carberry, oltre agli altri reduci Ho La La Forez e La Manigance. Spicca la presenza importante del rientrante Grandeur Nature, che Arnaud Chaillé Chaillé, vincitore a Febbraio del Clermont Tonnerre prima del valido piazzamento del Murat, quindi Echo De Champdoux, Le Lude, La Manigance, Grand Oncle e Rosa Kleb. Fra i quattro anni al via del Gillois, molto atteso il potente Juntos Ganamos, da due corse passato dalla formazione di David Cottin a quella di Cédric Boutin, soggetto che se escludiamo la caduta alla ricomparsa stagionale nel Prix The Fellow, alla quale ha fatto seguito la vittoria nel trial dell’Orcada, ha completato un percorso immacolato con i successi di Congress, Dunc D’Anjou, Fleuret e la big race del Ferdinand Dufaure. Fra i tre anni del Cambacérès sarà un Jigme contro tutti, con l’allievo di Marcell Rolland che dovrà concedere la rivincita a Leon Du Berlais secondo nel George Talhouet Roy, con Master D’Oc che ha battuto entrambi gli avversari nel Lejeune, quindi la femmina terribile La Spezia, che su terreno collant può battere chiunque come dimostrato nel Magne.
Giusto ricordare le memorie di due grandi personaggi del galoppo francese che saranno legati a due delle corse più importanti del fina esettimana. Serge Landon, il cavaliere gentiluomo che a Luglio del 2022 se ne è andato all’età di 93 anni, personaggio di grande sostanza e spessore che fu ingegnere agricolo di formazione, e cadetto presso l’Haras Nationaux, prima di entrare a far parte del Gruppo Nestlé all’inizio degli anni ’60 per poi pochi anni dopo, diventarne il direttore delle risorse umane. Per molti decenni è stato protagonista nel mondo degli ostacoli, fino ad essere eletto Presidente del Comitato della Société d’Encouragement et des Steeple-Chases de France a dicembre 1993, dopo la morte di Jean-Luc Lagardère nel marzo 2003, è stato nominato presidente di France Galop, carica che ha ricoperto fino alle elezioni successive. Fu anche insignito al grado di Cavaliere della Legion d’Onore.
Magalen Bryant, proprietaria, nonché allevatrice e filantropa, vincitrice per ben quattro volte anche del Grand Steeple Chase de Paris con Be La Vie, So French due volte e l’inossidabile Milord Thomas.
(Nella foto Theleme)