So French delude al rientro nell’atteso Prix Troytown, gara di preparazione al Grand Steeple Chase de Paris. Il campione allenato da Guillaume Macaire ha chiuso al quarto posto (cinque partenti) commettendo errori decisivi nei passaggi cruciali della corsa. Dopo un grave errore al rail ditch, il figlio di Poliglote ha saltato in maniera approssimativa anche la riviera della tribune, estromettendosi psicologicamente dalla corsa dando mai l’impressione di poter risultare un fattore decisivo. Macaire ha confermato l’integrità del cavallo nel post gara, situazione che di fatto ha tranquillizzato tutto il team che potrà quindi continuare il percorso di preparazione al prossimo grande steeple. Il successo è andato con merito a Slerighonn castrone di cinque anni in grande espansione, sul quale il proprietario Simon Munir e l’allenatore Francois Nicolle (stagione maiuscola per il trainer di Saint Augutin) hanno scommesso per un futuro roseo sugli ostacoli alti. Rientrato in modo prudente sulle siepi di Compiégne, il vincitore del Dufaure 2017 ha espresso tutto il suo grande potenziale non lasciando nulla al caso, veleggiando tranquillo sul fondo molto pesante e ben intonato nelle mani di The Chevillard, giovane ventenne alla sua prima affermazione in una corsa di gruppo. Slerighoon è un figlio di Martaline e Eliga, del padre sappiamo tutto la madre è una vincitrice di gruppo erede dall’americano Turgeon, con un passaggio di sangue di Kadalko, un incrocio interessante che unisce predisposizione alle lunghe distanze, prestanza sugli ostacoli alti e grande maneggevolezza sui fondi allentati. Il Prix Ingré potrebbe essere il prossimo step per Slerighonn prima del Grand Steeple Chase de Paris. Al secondo posto terminava a distacco Docteur de Ballon avanti a Valtor e lo stesso So French. Macaire un’ora prima del Troytow, aveva segnato il classico uno due nel Prix Indy, prova in siepi riservata ai soli quattro anni in preparazione all’Alain du Breil, dove Tunis precedeva Master Dino. Una bella rivincita per il grigio da Estejo gestito alla grande da Kevin Nabet, passato al momento giusto e in fondo alla corsa serenamente in controllo rispetto al compagno targato Munir. (Nella foto Théo Chevillard Photo P.Turf)