Il Grand Prix D’Automne Memorial Serge Landon doveva essere un discorso a tre, ribadendo quanto visto nell’ultima pattern trial del Prix Carmarthen, quando Theleme vinse precedendo Hermes Baie e L’Autonomie. Il risultato non è cambiato, con l’allievo di Arnaud Chaillé Chaillé che ha confermato tutto il suo immenso valore, vincendo in uno stile semplicemente impeccabile rispetto ai due allievi sellati dal campione dei formatori francesi Francois Nicolle. Magnificala performance offerta dal rappresentante della Ecurie Jdg Bloodstock Service, un figlio di Sidestep che in età giovanile aveva mostrato di far parte di quel crack generazionale di nuove proposte, che si era già messo in evidenza a tre anni nel Prix Georges de Talhouet-Roy e nel Prix Cambacérès – Grande Course de Haies des 3 ans, vincendo nel finale di stagione il Prix Renaud du Vivier, prima di vincere ad inizio 2022 il Prix Juigné. Giunto quarto nella Grande Course de Haies d’Auteuil vinta da Hermes Baie, il castrone ha da sempre mostrato doti da grande campione, un ruolo che dopo la gran siepi è tornato immediatamente a recitare in questo Autunno, vincendo la corsa più importante della stagione. Pierre Dubourg ha gestito con estrema naturalezza l’allievo di Chaillé Chaillé, posizionandosi a fari spenti alle spalle della prima linea, per poi entrare in scena galoppando lungo lo steccato in dirittura d’arrivo, staccando con corposa accelerazione dopo l’ultima proprio dal rivale eterno Hermes Baie, che precedeva la compagna di allenamento L’Autonomie, generosa nel correre come consuetudine in testa alla corsa, ma protagonista di un salto decisamente brutto al penultimo ostacolo. Il jockey vincitore ha detto nel dopo corsa: “È una grande felicità. Con questo cavallo ho vissuto momenti incredibili.”
Nulla da fare per Davide Satalia e il suo Jereviendrai nel qualitativo Prix Congress, prova di Gr2 sullo steeple chase da 200 mila euro. Il portacolori di Tabula Rasa interpretato da Alejandro Ruiz-Gonzalez, vincitore in bello stile della preparazione del Noiro, è rimasto a galoppare in fondo al gruppo per buona parte della gara, cercando di offrire l’allungo in retta d’arrivo senza mai riuscire ad intervenire nel discorso piazzamento. La vittoria è andata Juntos Ganamos per la famiglia Cottin, un erede da Martaline alquanto snobbato al betting il cui unico squillo era stato il secondo posto all’esordio fra gli inediti del Prix Isopani, prima di cadere sfortunatamente alla prima siepe nella sua seconda corsa della carriera. Un ottimo exploit per l’allievo di David Cottin interpretato da Felix De Giles, prospetto interessante dotato di buona struttura, che in un finale emozionante ha battuto sulla linea del traguardo il favorito Goliath de Rheu, che arrivava dall’apprezzabile terzo posto ottenuto nel Prix Georges de Talhouet-Roy; al terzo posto Speed Emile avanti a Castelet.
Il primo atto della 48 ore degli ostacoli parigina si era aperta il con tradizionale Prix Bournosienne, prova riservata alle femmine di tre anni sulle siepi, quest’anno legata al nome di Magalen Bryant. Protagonista di ben quattro vittorie nelle ultime sei edizioni, gli eredi della popolare proprietaria allevatrice franco americana, attendevano un’altra vittoria grazie alla stimata Angela Du Berlais, allieva di David Cottin reduce dalla vittoria nel Magné. Solo terza la figlia di Great Pretender finita bene in spinta nel finale, battuta chiaramente dalla sorprendente Garde De Burge che sul traguardo precedeva Poliath. Splendido l’allungo finale della vincitrice, una figlia di Kapgarde dell’Haras De Sainte Gauburge, che ha messo un tassello importante alla propria carriera, facendo tesoro dell’esperienza acquisita nelle ultime uscite, come confermato dal suo allenatore Joël Boisnard: “Ero fiducioso, ma è un Gruppo II… Il suo ultimo lavoro prima di questa gara era stato molto convincente. È una cavalla speciale, ma migliorerà molto con l’età. La mattina fa il corsa a ostacoli molto bene.” Théo Chevillard ha detto: “L’ultima volta è stata battuta per mancanza di esperienza. Oggi si è deciso di cavalcarla vicino ai primi ed è stata molto più schietta. Mi piacerebbe per ringraziare tutta la squadra di Joël Boisnard che ha fatto un ottimo lavoro con questa puledra.”
(Nella foto in alto Theleme e Pierre Dubourg)