L’imbarazzante ricomparsa stagionale nel Juigné, le controverse questioni caratteriali della prole generata da Califet, tenevano con il fiato sospeso Guy Cherel, che nel classico sabato parigino attendeva una risposta concreta dal suo miglior saltatore. Blue Dragon gli ha dato ciò che il trainer francese chiedeva, una vittoria con il punto esclamativo che ha lasciato tutto il suo entourage a bocca spalancata. Chiaro dominio dalla prima all’ultima battuta di galoppo, oltre 30 le lunghezze che dividevano il rappresentante di Magalen O Bryant, da Martalette e il compagno di allenamento Bosseur al termine dei 3900 metri della corsa. David Cottin non poteva che festeggiare nel migliore dei modi il suo 26 esimo compleanno, accomodandosi sulla meravigliosa giostra del cinque anni, gestendo la corsa senza muovere un muscolo. Il ‘diavolo’ premeva sui primi due ostacoli per dare il giusto approccio all’homebred di Madame Bryant, poi un graduale ed efficace allungo che portava l’allievo di Cherel ad un distacco abissale dai suoi avversari. Martelette emergeva per il secondo posto avanti a Bosseur, Silver Axe cadeva alla finale compromettendo un ipotetico piazzamento. David Cottin dichiarava nel dopo corsa: “Questo è un cavallo che ha un grande motore. La partenza è sempre un po’ svogliata parte molto soft ma poi sa essere estremamente efficace. Mi congratulo con l’intero team che ha fatto un ottimo lavoro su di esso perché è un grande cavallo e merita la massima attenzio da parte di tutti. Quando si monta un cavallo così, è noto che solo la caduta ci può impedire la vittoria.” Un sollevato Guy Cherel commentava così la prestazione del suo allievo: “Quando hai i cavalli del genere hai soltanto paura di correre contro te stesso. Ha fatto ciò che gli riusciva lo scorso anno, e devo dire che la mia squadra ha lavorato bene e David ha montato una buonissima gara. Gli ho chiesto di guardare avanti senza pensare a cosa stava accadendo dietro, e di non farlo andare troppo su di giri. I figli di Califet sono così, non puoi mai stare sereno. Il futuro? Vedremo nei prossimi giorni.” Molto atteso anche il Prix Fleuret, gruppo tre per chaser anziani sui 4300 metri, un test assai probante per il prossimo Grande Steeple Chase di Parigi. Macaire, favorito con Buddy Banks, perdeva purtroppo il suo allievo per una pesante caduta al muro, ma riusciva ugualmente a vincere la corsa grazie a Punch Nantais. Perfettamente pilotato da Bertrand Lestrade, il figlio di Puit D’Or emergeva in controllo della situazione dopo la doppia barriera passando all’ultima su Konig Drive, dopo essere stato a lungo alle spalle dei pacemaker Saint Puoursain e Paulougas. Saint Richard emergeva concretamente per il secondo posto precedendo lo stesso Konig Drive, quarto chiudeva Roi Mage. Macarie ha vinto questa corsa per la settima volta in carriera, dopo che dal 1999 è stata etichettata come corse di gruppo. (Nella foto Blue Dragon e David Cottin)