L’appellativo big ha sempre accompagnato le sue imprese. Josef Bartos ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei top jockey europei, confermando che l’epiteto al quale è legato non è un semplice soprannome. La talentuosa frusta di Česká Lípa ha infatti conquistato l’edizione numero 129 del Velká Pardubická se Slavia pojišťovnou in sella al nove anni Theophilos, tanto per cambiare allievo di master Vana che ha presentato in assetto ottimale il figlio di Elusive City. Chapeau, Bartos dopo la conquista del Gran Premio Merano Alto Adige in sella a L’Estran, ha potuto nuovamente gioire per la conquista del suo terzo Velka dopo le vittorie conquistate nel 2006 con Decent Fellow e Sixteen due anni più tardi. Una corsa come sempre molto emozionante accompagnata dagli applausi scroscianti giunti dagli spalti sold out di Pardubice, che sin dal primo passaggio hanno reso omaggio agli stoici interpreti della corsa. Subito dopo, la prima forte bordata di adrenalina con la caduta al temibile Fosso Taxi del grande favorito Tzigane Du Berlais, poi altre cadute fortunatamente senza particolari conseguenze fino agli ultimi passaggi di Fence e Brook, momento in cui Bartos ha iniziato la risalita sui primi dribblando con freddezza l’incerto e generoso leader Bridgeur; poi una fuga verso il traguardo iniziata dalla curva conclusiva fino al salto della siepe finale. Qui la rimonta al largo del coraggioso Stretton interpretato da Thomas Garner che ha superato Theophilos e Big Jo, fantastici nel lungo tratto piano finale nel rientrare completamente all’interno dell’avversario, terzo a contatto Chicname de Cotte. Bartos ha detto nel post gara: “Ringrazio il capo (Josef Váňa) e la signora (Pavla) Váňová per il lavoro che ha svolto con lui. Un cavallo divenuto campione con merito, ha saltato perfettamente i passaggi più impegnativi, ottimo saltatore. Sono stato un po’ prudente nelle fase iniziale, come mi ha sempre insegnato il maestro Josef Váňa Sr.”
(Nella foto Theophilos e Big Jo Bartos Photo by Vlastimil Vacek)