ITALIA. Merano, domenica il ricordo di Carlo Ferrari nel nome del magnifico Spegasso, la coppia che divenne leggenda dell’ippica mondiale, dal quasi ritiro del jockey alla conquista del Gran Premio Merano e Gran Siepi a distanza di un anno in sella al campione della Mantova

Domenica 15 a Merano abbinato al premio Spegasso ci sarà il Memorial Carlo Ferrari, il grande fantino romano scomparso in Primavera. Giustamente e con rara sensibilità, la società meranese ha voluto ricordare insieme questi due protagonisti di tante imprese sulle piste italiane e di Maia, in particolare e che già dal 10/2/1962 erano entrati nella leggenda dell’ippica mondiale. Nella primavera 1957 il diciannovenne Carlo Ferrari era ormai rassegnato al ritiro dall’attività di fantino per problemi di statura e specialmente di peso; il suo proprietario e mentore, Gino Mantovani titolare della scuderia Mantova, però lo iscrisse al corso per allievi fantini da ostacoli organizzato dalla società degli Steeple Chases d’Italia che si svolgeva in estate a Merano. A fine corso, riservati agli allievi partecipanti, si disputavano tre cross nei quali Ferrari vinse il primo montando Santaniello del Circolo Equitazione Bolzano il 1/9/1957 mentre sarà secondo negli altri due in sella rispettivamente a Miele e Lorraine. Mantovani e il suo allenatore d’ostacoli Guido Zibellini lo fecero subito debuttare fra i fantini il 22/9 montando Trotolo nell’ultima prova di preparazione al gran premio, uno steeple sui 4400 metri dove giunse buon secondo. Il 29/9 poi si disputava il Merano dove ancora in sella al modesto Trotolo parteciperà, in appoggio al più quotato compagno Zulian, finendo onorevolmente il percorso al nono posto nell’edizione vinta dalla campionessa francese Bergerette. Nel 1958 con la qualifica di allievo fantino Carlo vincerà ben 15 corse , ancor oggi record per la sua categoria al primo anno di attività in ostacoli. Il 28/9/1958 ci sarà però la consacrazione definitiva con il trionfo montando Spegasso nel Merano dinanzi a 15000 spettatori entusiasti per la vittoria di una coppia finalmente tutta italiana “dalla punta del casco del fantino allo zoccolo del cavallo”, come scrisse un maestro del giornalismo come Bruno Roghi sul Corriere dello Sport. Un anno dopo, il 19/9/1959, sempre con Spegasso vincerà anche la quinta edizione della gran corsa di Siepi di Merano cogliendo, in meno di 12 mesi, il doppio più prestigioso sulla pista di Maia. Abbiamo voluto così ricordare i primi passi e le vittorie meranesi di Carlo in ostacoli che, come abbiamo visto, passò in pochissimo tempo dal probabile ritiro ai vertici della specialità; prima di far brillare negli anni successivi il suo ineguagliabile talento nel prosieguo della carriera (dal 1963 solo in piano) e che lo porterà all’accoppiata Merano-Derby mai conquistata da altri jockey, fra l’altro con due delle giubbe italiane più prestigiose del secolo scorso: Dormello Olgiata e Mantova. Il prossimo 29/9 giorno dell’ottantesimo Merano ci piace immaginare che Ferrari e Spegasso, ormai riuniti per sempre nell’Olimpo dello sport, assisteranno insieme a questa edizione della corsa che li fece conoscere e, per 4 anni consecutivi, li vide fra i grandi indimenticati ed amati protagonisti.

(Nella foto Spegasso e Carlo Ferrari con i colori della scuderia Mantova)

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