Missione compiuta. Radec Holcak e Luigi Maceli si prendono il sabato di Maia laureandosi rispettivamente nella Gran Siepi d’Italia e nel Criterium di Primavera grazie alle vittorie di Stuke nel gruppo uno ed Edidindo nella prova per i quattro anni. Il primo atto del super week end di Maia va in archivio sancendo un risultato che di fatto non ammette repliche, miglior prestanza mostrata dai vincitori e i nostri portacolori locali sconfitti da due ottimi cavalli la cui pianificazione per il conseguimento di tale risultato parte da molto lontano. Un doppio successo per un comune denominatore che porta il nome di Jan Faltejsek, il fantino della Repubblica Ceca che in entrambe le occasioni ha messo in evidenza tutta la sua grande esperienza e l’indiscutibile senso tattico. Una giornata che rilancia nei quartieri alti la magistrale frusta europea, reduce dalla bella affermazione ottenuta nel grand national svedese, una doppia vittoria che ha tutto il sapore ed il gusto della rivincita su chi troppo frettolosamente lo aveva scaricato preferendo altro. Capitolo Holcak. Il trainer ceco aveva dichiarato di puntare molto sulla competitiva Flower Of Love, dando la sensazione che Kifaaya e Stuke partissero con qualcosa in meno rispetto alla femmina, che nell’economia della corsa non è mai risultata un vero e proprio fattore. Lo stesso dicasi per Kifaaya apparso molto indietro rispetto all’ultima apparizione meranese, tutto il contrario del compagno di viaggio Stuke, soggetto in possesso dei requisiti necessari per emergere in un contesto simile, ovvero qualità e velocità di base, oltre alla miglior e invidiabile freschezza atletica che il portacolori della K.Metal ha potuto manifestare dopo l’unico e recente vittorioso warm up di Brno. Stuke è un signor cavallo che ha dimostrato così come nella passata stagione di essere uno dei migliori hurdler visti in azione in Italia, un Jukebox Jury capace lo scorso annodi passare agli onori della cronaca dopo aver messo la museruola ad un certo Live Your Life nella Corsa in Siepi per i 4 anni. Molto da dire sullo splendido allievo di Raffaele Romano, che reduce da una stagione molto impegnativa e con nelle gambe la fatica dello steeple, è stato ugualmente capace di esprimere tutto il suo potenziale e la grande classe della quale è in possesso, tornando a cimentarsi nella sua specialità prediletta nonostante avesse ancora in testa il Val Martello. Terzo Champ de Bataille il detentore della gara sul quale c’è veramente poco o nulla da aggiungere, l’allievo di Pepi Vana ancora in grado di lottare fino in fondo la corsa precedendo l’ottimo leader Dangerous Gleam e il compagno Piton Des Neiges. Un plauso grandissimo a Luigi Maceli e Laura Volante. La loro creatura Edidindo, un cavallo sul quale il trainer messinese ha creduto moltissimo sin dai suoi primi salti, ha raggiunto l’obiettivo finalizzando tutto il progetto messo puntigliosamente su carta, poi tradotto in vittoria alla pratica del super Jan Faltejsek, battendo in un finale avvincente il potente King Heart. Un cavallo come ha sempre sottolineato Maceli nato per saltare, quattro anni di eccellente levatura da Planteur che in futuro potrà senza dubbio togliersi altre soddisfazioni.
(Nella foto Jan Faltejsek)
