All’indomani della grande impresa realizzata da Carriacou nel Grand Steeple Chase de Paris, emergono dati interessanti sul vincitore e sugli sconfitti della corsa ad ostacoli francese per eccellenza, il cui risultato pone la fine di una generazione vincente ed apre a nuovi scenari per il futuro. Al forfait prima della dichiarazione dei partenti del decano Milord Thomas, il vincitore dell’edizione 2015, la maratona di Auteuil ha probabilmente messo definitivamente in archivio le grandi imprese di Storm Of Saintly (2014) e So French, protagonista di una fantastica doppietta realizzata nel 2016 – 2017, il recente passato che dopo molte avventure ai massimi livelli lascia spazio alle nuove leve che si stanno imponendo in modo indelebile. Il vincitore non è una novità e la sua emersione nella grande corsa parigina è arrivata nel momento migliore della propria carriera, dopo aver superato un brutto infortunio che lo aveva condizionato dopo il terzo posto ottenuto nel Grand Steeple Chase de Paris del 2017. Vincitore del grande steeple per i 4 anni (Maurice Gillois) il figlio di Califet ha ritrovato la giusta linfa ripartendo dal basso ad inizio anno, limando gradualmente la propria condizione sulle siepi dell’impegnativa palestra invernale di Pau, approdando e riassaporando lo steeple di Auteuil manifestando una crescita esponenziale che lo ha portato alla bella vittoria nel William Head dello scorso Aprile. Il successo di Parigi è stata la giusta e meritata consacrazione della sua mentore Isabelle Pacault, una sorta di piccola Macaire al femminile riuscita ad iscrivere il proprio nome nel prestigioso albo d’oro della corsa come prima donna a vincere il Grand Steeple Chase de Paris. E’ stata anche la prima volta per il jockey irlandese Davy Russell, (terzo nell’edizione di due anni fa) catapultato improvvisamente alla ribalta nella super corsa di Route d’Auteuil aux Lacs, per un rendez vous incredibile nel quale la frusta di Youghal, campione d’Irlanda nelle stagioni 2012, 2013 e 2018, da sempre desideroso nel provare a vincere questa affascinante corsa, chiamato al venerdì sera per montare Carriacou, ad oggi giustamente celebrato con titoli a nove colonne dopo aver consegnato alla storia un incredibile double Grand National (Aintree) – Grand Steeple Chase de Paris. Ha masticato amaro nel dopo gara Francois Nicolle che aveva assaporato la vittoria con Bipolaire. Il trainer di Saint Augustin può comunque godersi la prestazione importante fornita dal suo allievo, consapevole della superiorità mostrata dal vincitore in questa occasione. La rivincita con Carriacou potrebbe già consumarsi nella prossima sessione autunnale, quando i due dovrebbero ritrovarsi nel ricco La Haye Jousselin gara della quale è detentore il portacolori di Jacques Détrè, alla sua terza apparizione nella corsa di Parigi, dove ha dato la sensazione di essere totalmente maturo per un primo piano di tale portata. Nicolle può consolarsi anche con il terzo posto dell’ottimo Roi Mage, sette anni da Poliglote capace di trovare in questa stagione la giusta continuità, quindi la sorprendente Roxinéla femmina di sei anni sulla quale ha fatto un gran lavoro l’esperto Francois Marie Cottin, cavalla di sei anni vincitrice di Rigoletto, eccellente nel guidare la seconda parte della corsa con assoluto coraggio. Nulla da fare per Willie Mullins che dopo la vittoria conquistata al sabato nella Grand Course de Haies, non è riuscito a piazzare fra i primi quattro posti i propri allievi, chiudendo al quinto con il vincitore dell’Irish Grand National Burrows Saint, per un tabù che continua ad essere irraggiungibile per le formazioni anglo irlandesi. Nulla da fare per il champion trainer Guillaume Macaire, che ha visto infrangere i sogni di superare il mito Bernard Sécly con la settima vittoria, ma che lavora per il futuro grazie al quattro anni Goliath du Berlais, ancora una volta grandissimo protagonista con la vittoria strepitosa nel Ferdinand Dufaure.
(Nella foto Carriacou e Davy Russell)