Grande attesa in Giappone per la disputa del Nakayama Grand Jump. Dopo il primo atto del Daishogai che si è corso a Dicembre e al recente Pegaus Jump di Marzo, si completa lo splendido trittico sugli ostacoli nipponici. Il Nakayama Grand Jump annovera fra i propri vincitori anche tre jockey non orientali, il primo fu il neozelandese Craigh Thornton che nel 2002 vinse in sella a St Stevens per la proprietà e il training di John Wheeler anch’esso della Nuova Zelanda, ma alla storia sono passate anche le imprese del monster australiano Karasi, che con la monta di Brett Scott per il training di Eric Musgrove, vinse addirittura per tre anni consecutivi dal 2005 al 2007, conquistando nella propria carriera un bottino di 4 milioni di dollari. Cinque anni più tardi toccò a Ruby Walsh e Willie Mullins vincere con Blackstarmountain per i colori della famiglia Ricci, impresa che valse la prima vittoria di una formazione europea nella terra del sol levante. L’edizione del 2019 di questa giovane corsa, potrebbe passare alla storia grazie al fenomenale campione Oju Chosan, chiamato a vincere il suo quarto Nakayama Grand Jump consecutivo. L’allievo di Shoichiro Wada affidato ancora una volta al suo jockey per eccellenza Shinichi Ishigami, è un cavallo di otto anni che fino a questo momento ha frantumato tutti record immaginabili e possibili, vincendo da novizio per due volte il Tokyo High Jump oltre al Tokyo Jump Stakes, svettando poi nell’Hanshin Spring Jump per due volte consecutive, collezionando anche due successi nel Daishogai.
(Nella foto Oju Chosan e Shinichi Ishigami)