Ventiquattrore più tardi lo splendido double firmato Willie Mullins, il trainer di Closutton ha posto una tripletta nella seconda giornata del meeting di Fairyhouse, ma sul più bello non è riuscito a sfatare il tabù Grand National arrivando ad un passo dalla vittoria. Gordon Elliott ci ha messo lo zampino prendendosi una gustosa rivincita sul champion trainer, nell’eterno dualismo fra i due grandi formatori irlandesi, il trainer di Longwood ha vinto il suo primo National grazie a General Principle, soffiando al suo rivale il successo con il sorprendente Isleofhopendreams. In un finale costellato da mille emozioni Giggistown ha conquistato il suo terzo Irish Grand National in quattro anni dopo le vittorie ottenute da Thunder And Roses e Rogue Angel, in sella il giovane JJ Slevin (25 anni) alla sua prima nella storica gara di Fairyhouse. Tutto in una fence, quella finale, quando Belshill sembrava dominare la gara nelle mani di David Mullins, il portacolori della famiglia Wylie allargava improvvisamente intralciando Arkwrisht e Folsom Blue, calando nel tratto piano finale e lasciando in lotta per la vittoria Isleofhopendreams filtrato lungo la corda e Generel Principle che nei pressi del traguardo copriva completamente l’allievo di Willie Mullins. Forever Gold terminava terzo avanti allo sfortunato Folsom Blue. Elliott dichiarava nel post corsa: “Onestamente non era uno dei miei cavalli principali, ma è bello vincere. Ha corso molto bene l’anno scorso, e JJ gli ha dato una super cavalcata andando alla grande. Sono deliziato. In fondo c’è stata lotta e stavamo guardando Folsom Blue, davvero molto sfortunato. Abbiamo avuto una settimana abbastanza dura, siamo andati vicini a vincere delle buone corse ma ci stiamo divertendo.” Slevin ha dichiarato: “È incredibile. Sono felice di aver preso questa opportunità. È bello fare un giro in una gara del genere, non posso davvero crederci. Ho atteso il più possibile risparmiando le energie, stavo bene in mano ed ho continuato a saltare tranquillo. Questa è la cosa principale in quel tipo di terreno per una prova di questo tipo, di fatto non l’ho mai veramente montato fino a quando non siamo entrati in dirittura d’arrivo, il cavallo ha fatto una cosa davvero importante. La cosa principale è stata quella di non mollare, tenerlo al suo ritmo e a suo agio. Non c’era motivo di averlo davanti alla corsa. Volevo avere cavalli davanti a me per farmi per motivarlo, non lo volevo nei grandi spazi aperti e il risultato è stato eccezionale. Da ragazzo sogni di montare in questo tipo di gare e vincerle quasi non ci credi. Devo molto a Gordon, è un grande uomo e gli devo molto.” (Nella foto General Principle e JJ Slevin (Image: PA)