Ad Auteuil era la domenica dei test più importanti verso le grandi classiche di Novembre, una giornata di alto livello nel quale non sono mancate le sorprese. Primi a scendere in pista sono stati i tre anni sulle siepi del Prix Georges de Talhouet Roy, corsa di riferimento al prossimo Cambacérès, nella quale Master Dino è riuscito a ribaltare in proprio favore il recente confronto del Robert Lejeune. Impiegato di rimessa da James Reveley il figlio di Mind Master appartenente a Simon Munir, ha tratto giovamento dalla tattica di gara studiata a tavolino da Guillaume Macaire, che dopo la caduta del compagno Beau Gosse ed agevolato dal forte ritmo imposto in avanti da Ajas, ha risolto in volata il confronto con il compagno di allenamento Tunis precedendolo di misura sul traguardo. Due buoni cavalli che potranno darsi nuovamente battaglia nel gruppo uno in programma a Novembre, nel quale rivedremo con buona probabilità anche Beau Gosse che dopo la vittoria quasi a sorpresa nel Lejeune, quest’oggi si è estromesso con largo anticipo dalla corsa. Nel Prix Orcada grande attesa per il return match fra i chaser di quattro anni che vedeva opposti il leader della generazione Edward D’Argent e la femmina Dalia Grandchamp. Scomparsa dalla lotta per la leadership quest’ultima non appena imboccata la dirittura d’arrivo, la corsa fortemente caratterizzata dal ritmo imposto in avanti da Daring Rose (rifiuto al muro) assumeva un epilogo emozionante, con il grigio di Munir allenato da Macaire inseguito alla doppia barriera dal compagno di colori Slerighoon, il castrone Dica de Thaix e al largo da On The Go. Passata l’ultima siepe Kevin Nabet chiedeva a maggiore sforzo lo splendido figlio di Martaline, che nel tratto piano allungava con grande solidità lasciando al secondo posto l’ottimo On The Go, capace di finale in gran crescendo in mezzo alla pista. Il Prix Camarthen ha confermato la stigmate di un grande campione come Device. Vittorioso al rientro nel Compiégne il rappresentante di Magalen Bryant ha lanciato un chiaro messaggio al prossimo Grand Prix D’Automne su chi sarà il cavallo da battere, contro il rivale storico Alex de Larredya uscito quest’oggi con grande piglio alla distanza lasciando spazio ad ulteriori margini di miglioramento. Ma come ha detto lo stesso Macaire nel dopo corsa questo Device ha ancora ampie migliorie da mettere in atto, un cavallo di altissimo profilo che dopo molta sfortuna ed una sequela clamorosa di vittorie in corse di terzo gruppo, è a questo punto sfortuna a parte pronto a vincere la sua prima prova di gruppo uno. Infine il Prix Héros VII di fatto un mini Grand Steeple Chase sulla via che guarda al Prix La Haye Jousselin. Ha vinto in modo confortante e con grande stile il grigio Bipolaire, un cavallo di assoluto valore sul quale ha sempre speso parole importanti il suo mentore Francois Nicolle. Perfettamente centrato sui 4400 metri dello steeple parigino, il figlio di Fragant Mix ha senza dubbio migliorato lo standard palesato nel facile ma vincente rientro del Prix Hennessey, a conferma di una dimensione importante che potrebbe portare il portacolori di Jacques Détré su livelli da prima classe. La sensazione è che però nell’Haye Jousselin la storia potrà essere diversa, So French infatti ha dato la nitida certezza che in questa occasione l’allievo di Macaire abbia palesato un altro passo in avanti verso la completa acquisizione di forma dopo il rientro nell’Orlénais, e che il vero banco di prova per tutti i contendenti al doppio vincitore del Grand Steeple Chase de Paris, siano proprio i 5500 metri della classica d’Autunno. Sainte Turgeon ottimo secondo precedeva la femmina Perfect Impulse. (Nella foto Edward D’Argent sul traguardo del Prix Orcada)