Il francese El Calife ha conquistato la 33 esima edizione della Gran Siepi di Pisa. Interpretato magistralmente da Raffaele Romano, chiamato ad assolvere il compito causa la squalifica del transalpino Jonathan Plouganou, l’ex Macaire presentato da Henry De Lageneste, precedeva sul traguardo il ceco Tahini e l’italiano Red Shirt. Tecnicamente perfetto e con i requisiti del classico prospetto del Califet, il cinque anni appartenente ad Elisa Berte’ non ha lesinato incertezze sull’otto di San Rossore, galoppando sempre in controllo della corsa. Alto e molto preciso sugli ostacoli, fin troppo (dichiarerà così Romano nel post gara) il sei anni difendeva con grinta la propria leadership respingendo un coraggioso Tahini, disordinato nel ricevere la finale ma ugualmente protagonista di un eccellente tratto piano. Il vincitore si bagnava di un piccolo ma ininfluente peccato veniale nel chiudere la curva finale, costringendo allo stop l’attaccante Red Shirt, emerso al suo interno in un pertugio difficile da prendere. Gli stewards non ravvisavano gli estremi per modificare il risultato finale. Notti Magiche chiudeva al quarto posto precedendo l’importato Finoras, neo portacolori di Ghiotti autore di una corsa alquanto pregevole. Raffaele Romano dichiarava nel dopo corsa: “Sono molto felice per questa vittoria, il cavallo è andato benissimo è stato impeccabile sui salti, direi fin troppo per il nostro contesto manifestando grande sicurezza per tutto il percorso. Sembrerebbe quasi un cavallo da steeple considerando il suo modo di andare su, un ottimo prospetto che in Italia potrebbe recitare ruoli interessanti.” Romano poi si sofferma sull’ipotetica stretta ai danni di Red Shirt. “Credo sia stata una cosa di poco conto, sono sempre stato sulla mia linea e nel chiudere la curva, Bartos voleva prendere un varco che probabilmente non c’era.” African Warm ha conquistato con pieno merito l’attesa Corsa in Siepi per i quattro anni. Ad un anno preciso dal trionfo materializzatosi nella scorsa stagione in sella a Mentore nella Gran Siepi, Alessio Pollioni si è tolto un’altra grande soddisfazione della propria carriera, vincendo in sella al rappresentante della Topeeka la classica riservata alla generazione 2013. La vittoria ottenuta dal figlio di Gladiatorius porta la firma del jockey laziale, bravissimo nell’amministrare ed ottimizzare tutto il lavoro svolto in queste settimane della sua formatrice Silvia Casati, al quale va il merito di aver curato in ogni minimo dettaglio la crescita e l’allenamento del proprio homebred. Cauto alla prima uscita sul nuovo mestiere nel milanese Premio Del Prato in Autunno, African Warm aveva vinto immediatamente a San Rossore passeggiando al rientro in un vendere per ben 12 lunghezze, precedendo un buon avversario come Bobo Merenda. Un segnale che il quattro anni ha immediatamente messo sul piatto della bilancia in questa listed, difendendo la posizione dopo oculato percorso di testa dall’affondo del generoso Giacalmarbar, cavallo sul quale ha sempre tessuto lodi importanti il suo allenatore Franco Contu. Prepotent chiudeva ottimo terzo dimostrando di essere cavallo in potenziale espansione, quarto l’attesissimo Queen Winkle il vincitore del Berlingeri, apparso leggermente falloso lungo il percorso e non in grado di rendersi un fattore deciso sull’esito finale della corsa. Alessio Pollioni commentava al termine della gara: “E’ un buon cavallo, ha saltato molto bene svolgendo il compito come ci aspettavamo. Sembrava un azzardo puntare a questa corsa nonostante la poca esperienza, ma la vittoria nella vendere era stata troppo probante per non puntare a questa listed. Personalmente sono molto felice, un anno fa vincevo la Gran Siepi e adesso festeggio per questo traguardo importantissimo.” Da segnalare il bel primo piano di Secret Sinner nella Prova D’Assaggio. L’allievo dei Vana precedeva sul traguardo dopo aspro dibattito il rigenerato L’Industriale, solo terzo il rientrante Amaranthus. (Nella foto El Calife)