Il matrimonio è la causa principale del divorzio. Anche le migliori storie talvolta hanno un epilogo triste e con qualche venatura di polemica. E’ il caso di Giggistown e Willie Mullins che di comune accordo hanno deciso d’interrompere il loro fantastico rapporto, un finale inaspettato dopo sette anni di grandi vittorie e molti vincitori di gruppo. Per il patron Michael O’Leary non è la prima volta, in passato aveva spostato la sua flotta formata da numerosi cavalli uscendo dalle scuderie di allenatori importanti come Tony Martin e a Maggio dalle scuderie di Sandra Hughes. Stessa sorte è toccata al champion trainer Willie Mullins, che ha commentato la vicenda senza eccedere in particolari commenti: “Stiamo separando le nostre strade, i costi sono molto elevati e alla mia richiesta di rivedere qualcosa Giggistown ha deciso di non continuare. Chiunque sta nel nostro team viene trattato alla stessa maniera – ha dichiarato Mullins – abbiamo i nostri metodi di allenamento che richiedono molti costi e non siamo disposti a sacrificare un certo tipo di lavoro. Sono stati anni molto buoni e chi avrà nel proprio parterre cavalli in arrivo da Giggistowon, si aggiudicherà cavalli eccellenti. Sono soggetti forse insostituibili, con Michael O’Leary abbiamo costruito una squadra fantastica ma da adesso in poi non sarà più così.” Immediata la risposta dal quartier generale di Giggistown House Stud che a Rte ha dichiarato: “Desideriamo ringraziare Willie Mullins per il suo meraviglioso lavoro e per i numerosi titoli vinti in questi ultimi sette anni, ma purtroppo ci sono state delle divergenze che non possiamo appianare. Speriamo che in futuro possa esserci nuovamente un accordo affinché il trainer di Closutton possa ricominciare una nuova collaborazione.” Saranno circa 60 i cavalli che prenderanno altra destinazione, il resto rimarrà invariato con Gordon Elliott attualmente l’allenatore di punta. Paddy Power ha proposto lo stesso Elliott favorito per il titolo irlandese a 8 contro 11, Mullins intorno alla pari. (Nella foto Willie Mullins e Michael O’Leary)